Una delegazione di Alleanza delle Cooperative Italiane rappresentata dal presidente Gaetano Mancini e dell’Anffas rappresentata dal presidente Giuseppe Giardina e dal vicepresidente Maurizio Nicosia, è stata audita – sul tema delle disabilità a valere sul Fondo Regionale istituito con la legge 4 del 2017 – dalla VI Commissione all’Ars, convocata allo scopo dal presidente Giuseppe Digiacomo.
Tra le criticità contenute nella norma, definitivamente approvata in Finanziaria, e nei suoi decreti attuativi, le parti hanno contestato il ricorso alla mera monetizzazione del bisogno, intesa come trasferimento monetario diretto di denaro, in assenza sia dei progetti individuali previsti dalle norme nazionali sia della possibilità di integrare la misura con altri servizi di tipo socio-sanitario.
Alleanza delle Cooperative ed Anffas hanno a tal proposito sottolineato l’esigenza di guardare alle migliori esperienze sviluppate da altre regioni, adattandole alle specifiche caratteristiche del territorio regionale, ed hanno sottolineato che il metodo migliore per assicurare libertà di scelta agli utenti dei servizi è costituito dal sistema dei voucher spendibili presso strutture accreditate.
Il presidente della Commissione on. Di Giacomo, nel prendere atto delle preoccupazioni espresse dalle parti, ha sottolineato che lo spirito della norma è quello di integrare i servizi socio sanitari con la figura del “care giver”, che certamente non può essere sostitutiva degli altri servizi e che, laddove si riscontrassero difformità rispetto a tale obiettivo, o palesi contraddizioni rispetto al quadro normativo più generale, occorrerebbe porvi immediatamente rimedio.
Per tale motivo è stato immediatamente richiesto dalle parti un incontro con i vertici dell’assessorato alla Famiglia per un approfondimento in merito alle preoccupazioni manifestate.
A conclusione dell’audizione, i rappresentanti delle cooperative e delle famiglie hanno comunque confermato che l’importanza del tema, che investe le categorie più deboli, non consente loro di abbassare la guardia è che pertanto saranno valutate tutte le iniziative da porre in atto senza escludere la possibilità di una impugnativa degli atti fin qui posti in essere laddove fossero confermate le criticità evidenziate.