Zone rosse, aree interdette, misure di sicurezza eccezionali. Insomma, per questo G7 a Taormina, vale il detto “chi più ne ha, più ne metta”. Ed è giusto così visto che la cittadina messinese sarà il centro politico mondiale il 26 e il 27 maggio.
Anche Catania si appresta a vivere una due giorni di “passione”. Tutto normale allora? Quasi, visto che la gente, sopratutto nel capoluogo etneo, da settimane sta vivendo situazioni paradossali e disagi a non finire a causa di decine di cantieri che, nel medio periodo, sistemeranno le strade ma che, nell’immediato, hanno il solo effetto di paralizzare il traffico.
Il direttivo dell’associazione “Nessuno Resti Indietro” attraverso il suo presidente, Ernesto Calogero, e i due vice presidenti Carmelo Marino e Alessio Zizzo, ha raccolto le segnalazioni delle persone e dei pendolari che chiedono una cabina di regia, non per lo svolgimento del G7, ma per le emergenze quotidiane che si vivranno inevitabilmente nel capoluogo etneo sopratutto il 26 maggio dopo il giro in elicottero sull’Etna.
Dal vulcano, infatti, le cinque “fist lady” e i due “first husband” dei capi di stato si sposteranno a Palazzo degli Elefanti, al Teatro Greco e all’ex Monastero dei Benedettini. Questo vorrà dire un dispiegamento di migliaia di agenti, strade bloccate e gente prigioniera in casa propria. Non solo, a subire grossi disagi saranno anche i pendolari che dovranno raggiungere il centro di Catania per andare al lavoro o per accompagnare i figli a scuola.
E’ previsto, quindi, un piano del traffico alternativo? Sono previsti potenziamenti dei mezzi pubblici per limitare il flusso veicolare nelle strade limitrofe? Domande a cui il sindaco deve dare risposte. Stesso discorso va fatto anche per le vie di transito, per delegazioni e rappresentanti istituzionali, che collegheranno l’aeroporto “Vincenzo Bellini” con Taormina. Che disagi e che situazioni quotidiane dovranno affrontare i residenti di Fontanarossa, Villaggio Goretti e San Giuseppe La Rena? Parliamo di territori che storicamente non hanno mai offerto un piano del traffico adeguato in condizioni normali, figuriamoci durante il G7.
E ancora, l’ospedale Cannizzaro, che in questi giorni sarà attrezzato per le maxi emergenze, potrà dare risposte adeguate pure ai catanesi nel corso di normali controlli sanitari? Quanto resteranno invariate le procedure per l’accesso dei pazienti e del pubblico all’interno del nosocomio?
Altro fronte caldo che, oltre a generare perplessità, causa preoccupazione tra la gente, sono gli eventuali disordini che i gruppi antagonisti potrebbero organizzare in città. Molti si riuniranno a Giardini Naxos ma non è da escludere che situazioni di estremo disordine o palese violenza potrebbero essere provocati nei pressi dell’aeroporto di Catania dove – lo ribadiamo – atterreranno migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.
Non bisogna dimenticare poi le limitazioni e le restrizioni al traffico su una delle più trafficate autostrade siciliane come la A18 Messina-Catania dove molti temono possibili rallentamenti e la formazione di code chilometriche. E non solo per il 26 e il 27 maggio.