I sindacati catanesi sono d’accordo: dopo una prima, positiva fase di commissariamento del Teatro Stabile, ci sono le le condizioni per regolarizzare ed eleggere sia il consiglio di amministrazione che il Presidente, per riconsegnare il Teatro alla città.
Sul futuro del teatro e sulla prima fase di gestione commissariale, intervengono i segretari generali di SLC CGIL, Fistel Cisl e Uilcom Uil, e di Cgil, Cisl e Uil di Catania, che usano parole di stima nei confronti del commissario dell’Ente, Giorgio Pace: “Riportare speranza a questo glorioso ente era indispensabile per poter pensare ad un futuro migliore per come merita il nostro territorio, i nostri cittadini e le lavoratrici ed i lavoratori. Quando il sindacato ha proposto e fortemente voluto il commissariamento sapevamo che ci saremmo assunti grandi responsabilità ma eravamo convinti che questo fosse l’unica soluzione per riaprire il Teatro. – dichiarano i segretari generali Davide Foti (SLC CGIL), Antonio D’Amico (Fistel Cisl) e Giovanni Nicotra (Uilcom Uil), unitamente ai tre segretari generali di Cgil, CISL e Uil, Giacomo Rota, Maurizio Attanasio e Fortunato Parisi, che aggiungono:
“L’aver espletato il piano di rientro per i debiti dell’Ente attraverso la legge sul sovrindebitamento, l’aver modificato lo statuto, l’approvazione dei bilanci sia consuntivo e a breve quello preventivo, dimostra non solo la serietà e la preparazione del Commissario, ma anche una grande partecipazione e responsabilità sindacale. Bisogna dare atto al grande lavoro svolto da Giorgio Pace, che si è dimostrato non un rigido burocrate ma un grande professionista del settore, che ringraziamo”.
“Per questo pensiamo che adesso ci siano le condizioni per regolarizzare ed eleggere sia il CDA che il suo presidente, per ridare il Teatro alla città e al suo popolo. Adesso i soci devono prendersi la responsabilità di concludere la prima fase di questo tortuoso percorso ed iniziare la seconda attraverso politiche di sviluppo trasparenti, legali e di coinvolgimento delle parti sociali. Accelerare il percorso non vuol dire riportare nel pantano il grande Teatro Stabile di Catania ma riportarlo alla credibilità del passato, non permettendo che le nomine ed i bandi siano solo mercanzia politica. Per questo richiediamo merito e professionalità a chi verrà dopo il commissariamento”.
Il commento sindacale arriva all’indomani della riunione svoltasi allo Stabile tra il commissario Pace e le segreterie provinciali SLC CGIL, Fistel Cisl e Uilcom Uil, nel corso della quale Pace ha informato le rappresentanze sindacali dell’avvenuta approvazione del bilancio di esercizio 2016 con un utile di circa 21 mila euro, sottolineando anche la buona riuscita della campagna abbonamenti della stagione che si sta per concludere con un aumento degli abbonati.
Pace ha parlato anche della buona riuscita della tournèe con lo spettacolo “La pazza della porta accanto”, che oltre a portare un introito economico di circa 700.000 euro , raccogliendo circa 50.000 spettatori in 21 teatri, ha ridato lustro a livello nazionale all’immagine dello Stabile.