L’accordo per la turnazione estiva alla StM potrebbe avviare circa 130 assunzioni di lavoratori stagionali per sostituire quanti vanno in ferie, riavvierebbe il ciclo del Summer Job fermo dal 2011 e permetterebbe anche ulteriori investimenti e occupazione nel sito. Ma la trattativa tra azienda e Rappresentanza sindacale unitaria non è ancora arrivata a un’ipotesi di accordo.
La Cisl e la Fim Cisl di Catania lanciano l’appello alla responsabilità delle delegazioni sindacali e dell’azienda perché prosegua il confronto che deve garantire una turnazione fortemente reclamata dai turnisti e utile a conciliare vita e lavoro ma che si è arenato pericolosamente. Anche la delegazione della FIM Cisl nella Rsu ritiene importante proseguire il confronto fino in fondo per trovare l’equilibrio dei punti ancora non condivisi.
«Il tempo sta per scadere – avvertono Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl etnea, e Piero Nicastro, segretario generale della Fim Cisl provinciale – troppe settimane sono trascorse senza giungere a un’ipotesi di accordo che possa essere valutata dai lavoratori. L’azienda riconvochi le parti perché occorre fare presto. È da irresponsabili non fare un accordo che mette al riparo vita sociale, investimenti e occupazione giovanile».
«Abbiamo chiesto all’azienda e all’associazione datoriale – proseguono – che vengano convocate anche le organizzazioni sindacali di categoria. A nostro avviso, la maturità dei lavoratori li rende responsabili del proprio operato quindi vanno introdotti elementi di meritocrazia individuale per il lavoro svolto, nella consapevolezza dei propri diritti, puntando alla partecipazione dei lavoratori nelle scelte aziendali. Tutto ciò limiterebbe attriti inutili e dannosi».
Secondo Attanasio e Nicastro, «non si può giocare al tanto peggio tanto meglio. C’è in gioco il futuro dello stabilimento ma anche le forti aspettative di un territorio come quello catanese in cui, noi per primi, abbiamo reclamato la riqualificazione della zona industriale assieme agli investimenti e occupazione per una ripresa economica, altrimenti ci sarebbe spazio solo alla disperazione».
«Purtroppo – sottolineano i segretari di Cisl e Fim Cisl catanesi – abbiamo registrato un atteggiamento, da cui prendiamo le distanze, da parte della Uilm e della Uil che, in questi giorni, hanno solamente alimentato lo scontro che, ribadiamo, è inutile e dannoso per tutti i lavoratori di STM. È necessario distinguere i problemi e le rivendicazioni legittime dei lavoratori da altre questioni non pertinenti».
«Chiediamo ai segretari generali di Cgil, Uil e Ugl – concludono Attanasio e Nicastro – di riportare al tavolo delle contrattazione le discussioni pertinenti, rinnovando l’unità d’intenti su una vicenda che deve vedere in prima fila gli interessi reali sia dei lavoratori di StM sia del territorio catanese, in termini di occupazione e sviluppo».