Quasi due adolescenti su tre sono vittime di bullismo o cyber bullismo. Un dato inaccettabile e che riguarda soprattutto i giovani, sempre più dipendenti dai social network. L’Associazione Nazionale Antimafia Alfredo Agosta, con la collaborazione di Daniela Di Piazza dirigente scolastico dell’istituto alberghiero “Karol Wojtyla” di Catania, ha organizzato un incontro su bullismo e cyber bullismo. Un momento di chiarimento, confronto e testimonianza, al quale hanno preso parte Andrea Norzi, sostituto procuratore della Repubblica di Catania, Fausto Sanfilippo, presidente dell’associazione nazionale antimafia Alfredo Agosta, Mariolina Malgioglio, avvocato, e Giuseppe Agosta, figlio del maresciallo Alfredo.
Un argomento tanto attuale quanto urgente che va affrontato attraverso il dialogo e l’educazione alla legalità e che oggi ha visto una partecipazione attiva da parte di tutti gli studenti. Infondere comportamenti all’insegna della legalità è un tema di fondamentale rilevanza per la dirigente Daniela Di Piazza: “Questi incontri per me hanno un’importanza prioritaria. Bisogna parlare agli adolescenti, fornire loro le giuste spiegazioni affinché vengano poi trasformate in comportamenti corretti, che non intacchino il benessere proprio o quello delle altre persone – ha affermato – parlo di comportamenti improntati sulla legalità. E’ incredibile notare come gli atti di bullismo vero e proprio stiano diminuendo, mentre quelli di cyber bullismo aumentino di giorno in giorno, proprio per l’uso improprio dei social network da parte dei giovani”.
Un’attenzione particolare è stata rivolta anche ad altri reati molto frequenti nel mondo dei social: dal furto d’identità, alla diffamazione, fino alla sex extortion. Argomenti trattati e ampiamente illustrati anche grazie a racconti di fatti realmente accaduti. “Oggi abbiamo voluto mandare un messaggio, sensibilizzare i ragazzi – ha affermato il sostituto procuratore della Repubblica Andrea Norzi – riguardo alle problematiche connesse alla diffusione dei propri dati sensibili attraverso computer e cellulari parlando anche dei reati più frequentemente commessi sui social network. Rispetto degli altri e rispetto della legalità, queste sono le due regole fondamentali per vivere bene e usare il web in maniera corretta. È stato positivo vedere dei ragazzi molto attenti a quello che si diceva, questo è di certo un argomento che li riguarda molto”.