“Nel corso di questi quattro anni abbiamo risparmiato quasi 78 milioni di euro nel trasporto marittimo. Non credo che la Liberty Lines possa essere contenta del mio lavoro“. Lo ha affermato stamattina in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans Rosario Crocetta, chiarendo ai giornalisti la sua posizione rispetto alle accuse di concorso in corruzione emerse nei suoi confronti nell’inchiesta “Mare Mostrum” sulla corruzione nel trasporto marittimo, che coinvolge anche l’armatore di Trapani Ettore Morace.
“Non sono salito sulla barca di Morace: non mi piace andare sulle barche. – ha continuato presidente della Regione – Un albergo a Filicudi non equivale a una vacanza a Dubai, ma io sono stato in albergo e ho pagato. Porterò in tribunale le testimonianze degli albergatori. La mia presenza su una barca è falsa. Una vacanza a Filicudi a settembre costa 80 euro al giorno”.
“Sono il primo presidente della Regione che prende una tangente con un bonifico. Mi autoproclamo il primo presidente coglione della Regione Siciliana”.
ha polemizzato Crocetta, che poi ha precisato: “ho ricevuto un invito a comparire. Mi si contesta possibile favoreggiamento alla compagnia di Morace che ha fatto un bonifico di cinquemila euro a favore del mio movimento politico. Sarebbe la prima tangente della storia fatta con un bonifico; bonifico che lunedì sarà restituito. Questa è l’unica cosa che mi si contesta. L’avvenuto bonifico è la prova contraria. Anche Morace scrive in bilancio che ha fatto il bonifico. Un versamento trasparente. Solo questo mi viene contestato. Non c’è una sola conversazione tra me e le persone indagate”.
Inoltre Crocetta ha aggiunto che “nelle intercettazioni non c’è una sola conversazione mia, non solo con Morace ma con nessuno degli indagati. Che rapporti ho con Di Caterina (Marcello, uomo dello staff dell’ex sottosegretario Simona Vicari, ndr)? Zero, non lo conosco. Perché Morace mi indica? Forse per millantato credito. Io non so nulla di questi emendamenti, non c’è alcuna conversazione con Morace né con altri indagati”.
Il governatore parla anche dei suoi rapporti con il consulente dell’assessorato alle Infrastrutture, Giuseppe Montalto, arrestato ieri: “Non ero contento della sua nomina e della sua riconferma; è lo stesso uomo che il giorno dopo il falso scoop sulla vicenda Borsellino, ha portato dai carabinieri l’autore dell’articolo, Piero Messina, accreditandosi come uomo che ha relazioni con le forze dell’ordine. Non pensate che io abbia gradito la conferma della nomina di Montalto da parte dell’assessorato, dopo quello che era accaduto; ma io non sono una persona vendicativa”.
Crocetta respinge al mittente le richieste di dimissioni avanzate dai grillini: “Uno si è candidato quando era indagato; la Raggi ha un rinvio a giudizio per questioni note, fra l’altro avrebbe ricevuto due polizze da 80 mila euro. Io ho ricevuto un contributo trasparente e documentato con un bonifico bancario. Chiedano le dimissioni della Raggi invece che fare speculazioni indegne in campagna elettore. E’ un movimento a doppia morale”.