Chiude i battenti a Vittoria (RG) il Festival Scenica 2017. La nona edizione, svoltasi dal 6 al 14 maggio, ha riscosso un grande successo quadruplicando, rispetto agli scorsi anni, le presenze di pubblico. Vincente sicuramente la scelta di coinvolgere altre realtà associative locali che hanno proposto laboratori e iniziative molto interessanti (dalla Maratona Fotografica agli inviti alla lettura dedicati ai piccolissimi, degustazioni enogastronomiche e racconti interculturali), fondamentale poi per l’Associazione Santa Briganti, organizzatrice del Festival, essere usciti fuori dalle mura dei luoghi finora deputati agli spettacoli: più eventi in piazza, più spettacoli gratuiti, più concerti sparsi per il centro storico; tutto possibile grazie al sostegno e all’impegno dell’Amministrazione Comunale.
La formula dei due fine settimana inoltre ha fatto da cassa di risonanza creando in città un’aria di festa, attesa, sorpresa e aspettativa. Ben 23 spettacoli diversi in programma, 32 repliche, con artisti italiani e anche provenienti da altri paesi: Francia, Brasile, Spagna; una programmazione variegata che ha proposto circo, teatro, danza, performance tra arte e musica elettronica, concerti noise e street band, teatro di figura e microteatro da camera, e ancora tecniche circensi e spettacoli interattivi per tutte le età.
Un vero prezioso contenitore Scenica, dove i confini tra le arti non sono più distinguibili, un Festival che sta a passo, come qualità degli spettacoli proposti e fruibilità degli stessi, con quelli sparsi per l’Europa, inserito in una scenografia unica che è quella dei chiostri dei palazzi più belli della città iblea, del teatro comunale, le piazze tardo barocche.
Strabiliante poi la chiusura della serata di sabato 13 maggio col site specific “6 cils project” della Compagnia Rouge Nord: un funambolo ha attraversato, su un cavo d’acciaio sospeso a 15 metri di altezza dal suolo, Piazza San Giovanni, accompagnato da musica live creata appositamente per la performance e seguito da una trapezista che ha coronato il progetto con un numero di cerchio aereo appesa ad una gru. Tutto mentre una piazza affollatissima di gente restava a naso in sù e col fiato sospeso.