Il museo ReBa di San Berillo ha adottato il Monumento ai Caduti del lungomare di Catania. La consegna formale della struttura realizzata negli anni Novanta in piazza del Tricolore è avvenuta ieri, dal sindaco di Catania Enzo Bianco a Renato Basile. L’architetto è noto in città per aver ridato vita, nel difficile quartiere di San Berillo, a un palazzo abbandonato trasformato in un museo e spazio culturale multiuso, che dalle sue iniziali prende il nome: ReBa, appunto. E come a San Berillo anche il Monumento ai Caduti ospiterà mostre e laboratori e, nell’anfiteatro, concerti e spettacoli. Basile l’ha definita una “grande sfida” quella di aprire il Monumento a una nuova funzione: “Quella – ha detto – di luogo in cui intraprendere viaggi multisensoriali alla scoperta del territorio siciliano, ma non solo: siamo aperti a ogni forma di collaborazione, in particolare le attività dedicate ai bambini e ai laboratori“.
“Catania è una delle prime città d’Italia in cui un’associazione non adotta una piazza o un’aiuola, ma addirittura un monumento: sono orgoglioso di questa città che rinasce“, ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco nell’anfiteatro cuore del Monumento ai Caduti realizzato su progetto dell’architetto Pino Marino, nel corso della conferenza stampa per presentare il progetto che rende il Museo Reba “custode” per sei anni della struttura.
“Un esempio – ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica e al Decoro urbano Salvo Di Salvo – di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato così come predisposto nel programma CataniAgorà”. Alla cerimonia erano inoltre presenti l’assessore al Bilancio Salvatore Andò, il presidente della Municipalità Enzo Li Causi, il cavalier Giuseppe Ferraro, responsabile della Federazione provinciale Combattenti e Reduci di Siracusa – che ha strappato gli applausi del pubblico parlando degli orrori della guerra -, e l’architetto Giuseppina Santagati, vedova del progettista del monumento, Pino Marino.
“In questo luogo – ha spiegato Bianco – ci saranno esposizioni da parte di tutti i Comuni della Sicilia (il primo è Vizzini) che potranno promuovere il proprio territorio. Uno spazio espositivo in cui si potranno mostrare i prodotti della nostra terra, i profumi della Sicilia. Insomma, un museo vivo, affidato a privati che per sei anni lo porteranno avanti senza spese per la collettività ma con grandi vantaggi per tutti. Ed è un esempio non soltanto per la Sicilia ma per l’intero Paese“.
Basile ha sottolineato che sono finora quarantasei i Comuni della nostra regione coinvolti nelle esposizioni “e tantissime le aziende che organizzeranno eventi all’interno del monumento così come le attività legate ai laboratori creativi con le scuole“. Il monumento sarà aperto ogni giorno dal mercoledì alla domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.30. In occasione di concerti e spettacoli l’orario di apertura sarà esteso fino alle 23.50.
“Insomma, un’autentica rinascita” ha affermato il Sindaco, ricordando come il monumento ai caduti fosse stato realizzato durante la precedente sindacatura al posto di una discarica: “A qualcuno piaceva e ad altri no, ma nel corso degli anni, abbandonato, era stato reso orribile dai vandali, invivibile“. “Rigeneriamo, recuperiamo e restituiamo alla città” ha sintetizzato l’assessore Di Salvo, ricordando come Il Comune di Catania abbia effettuato la pulizia e il ripristino delle superfici murarie del Monumento. Adesso, “strappato ai vandali è pronto a diventare motore di cultura e bellezza attraverso gli spazi museali, una piccola sala proiezioni e l’anfiteatro grazie a un’associazione culturale, il Museo Reba, che ha saputo creare un’importante rete di partner“. Tra questi l’Associazione Culturale New Phoenix M&C, i laboratori didattici creativi Paolab, la bottega artigiana Sikele, il progetto d’arredo olfattivo Ciurì e l’Avis. C’è anche un progetto per far nascere all’interno della struttura una web radio. La giornata inaugurale si è conclusa con un concerto-fiume al quale hanno preso parte numerosi gruppi musicali.