“Il quartiere in questi dieci anni è cambiato, ma non certo per opera nostra. Quello che possiamo testimoniare è il cambiamento di tante famiglie, di tanti bambini e ragazzi oggi diventati a loro volta genitori che ci riconoscono di aver riempito un vuoto, di aver dato un punto di riferimento che mancava nelle loro vite“. Lo afferma la dottoressa Giuliana Gianino, pedagogista, insegnante, ma soprattutto presidente e fondatrice dell’associazione Talità Kum Onlus che gestisce l’omonimo centro aggregativo a Librino. Il centro ogni giorno, e ormai da dieci anni, offre gratuitamente il servizio di asilo nido per bambini da 0 a 3 anni, il doposcuola e i laboratori di musica, creatività e attività sportive per minori dai 6 ai 18 anni oltre al supporto di un counseling e di un centro ascolto per i genitori.
La celebrazione ufficiale di questi primi due lustri sarà venerdì 19 maggio al Museo Diocesano di Catania, dove si terrà un convegno su “L’Educazione è ‘Cosa di Cuore’ cammini di prevenzione, cura e sostegno per l’infanzia e l’adolescenza”, organizzato in collaborazione con la Fondazione “Mission Bambini”, il Comune di Catania e naturalmente con la Caritas Diocesana. Il centro è nato infatti come Opera-Segno della Caritas a seguito del progetto nazionale “Aree metropolitane”. E il nome, “Talità Kum”, è un termine in aramaico che viene direttamente dal vangelo di Marco e significa “alzati fanciulla”. La fanciulla da risollevare, dieci anni fa, era la zona più problematica della periferia di Catania: il viale Moncada 3 a Librino, ovvero il famigerato palazzo di cemento, oggi abbandonato e oggetto di riqualificazione, ma all’epoca noto anche come “il palazzo delle mani” in quanto al suo interno era attiva una piazza di spaccio di stupefacenti nota in tutta Sicilia orientale.
Negli anni “le cose sono cambiate, in meglio si intende: sono passate tante vite da qui e siamo cresciuti insieme, le famiglie e noi che gestiamo il centro“, spiega ancora Gianino, che il Talità Kum lo ha voluto proprio nel punto più problematico di Librino dopo aver realizzato nel 2006 il primo approfondito studio antropologico e sociologico sul quartiere, realizzato per l’università Cattolica di Milano e pubblicato sempre da Caritas all’interno del progetto “Aree metropolitane”. “Non credo – prosegue Gianino -, di poter dire di aver cambiato il quartiere. Ma certamente abbiamo dato pedagogicamente il nostro contributo, e permesso insieme alle tantissime realtà che lavorano qui nel quartiere di dare maggiore visibilità a Librino“, conclude
Il convegno per i dieci anni del Talità Kum di venerdì 19 inizierà alle ore 10. Tra gli ospiti Monsignor Salvatore Gristina Arcivescovo di Catania, il Sindaco di Catania Enzo Bianco, la dottoressa Maria Francesca Pricoco presidente Tribunale per i Minorenni di Catania, Don Piero Galvano Direttore della Caritas Diocesana di Catania. I relatori, oltre alla dottoressa Giuliana Gianino, saranno Don Francesco Soddu, Direttore Caritas Italiana, il dottor Nino Pittera, giudice onorario del Tribunale per i Minorenni di Catania, il dottor Maurizio Alfano della Fondazione “Mission Bambini, e padre Valerio Di Trapani, ex direttore della Caritas di Catania nel 2007 e oggi Direttore della Caritas di Lamezia Terme e delegato regionale per la Caritas nella regione Calabria. L’incontro verrà moderato dal fottor Giuseppe Fusari, Psicologo.