Una cooperativa che raccoglie 98 delle 150 autoscuole attive a Catania e provincia. Eppure nei suoi confronti, dallo scorso mese di settembre, sarebbe in atto una disparità di trattamento che rischia di mettere in crisi centinaia di lavoratori. A lanciare l’allarme è la cooperativa Scapa, attraverso il suo presidente Salvatore Santangelo. “La motorizzazione ci ha ridotto le sedute di esame da 11 a quattro-cinque al mese“. A pagarne maggiormente le conseguenze – oltre alle autoscuole della coop – sono gli aspiranti guidatori che vorrebbero ottenere la patente A, costretti ad aspettare anche sei mesi per sostenere l’esame di guida.
“Il nostro potenziale è molto più alto – afferma Santangelo – Prima l’allievo che voleva prendere la patente per la moto in tre-quattro mesi poteva fare l’esame. Ora riesce a farlo qualche giorno prima che scada il foglio rosa“. Con la certezza, in caso di bocciatura, di vedersi scadere il documento. “Ricevo continuamente lamentele dai miei soci – racconta il presidente della Scapa – Ovviamente i clienti scelgono altre autoscuole che garantiscono dei tempi minori, oppure non consigliano a parenti e amici di tornare da noi“.
Ad assegnare i turni è la motorizzazione attraverso dei calendari trimestrali. Al rientro dalle ferie estive dello scorso anno, “senza preavviso“, le sessioni sono state ridotte a quattro-cinque al mese. “Ci hanno detto che sono andati in pensione degli esaminatori, ma sono stati in parte sostituiti“. E Santangelo si chiede: “Perché c’è questa disparità? Se manca il personale, tutti dovremmo subire lo stesso disagio, invece gli altri consorzi, autoscuole e privati continuano a sostenere esami in tempi relativamente brevi“.
Per cercare risposte e soluzioni “ho inviato via pec molte richieste e lamentele alla motorizzazione“, racconta. “Ho mandato le mail anche a Palermo e all’assessorato alle Infrastrutture. A oggi non ho ricevuto nessuna risposta“.
Il presidente della cooperativa – che condanna l’episodio accaduto qualche giorno fa, quando un candidato è stato accusato di aver tentato di barare durante un test – è amareggiato. “Noi abbiamo chiesto solo di lavorare“, dice. Il periodo tra la primavera e l’estate è quello più intenso per le autoscuole. “Molti studenti stanno per finire la scuola e vogliono prendere la patente; oppure chi guida già si rende conto che la macchina è più scomoda e vuole spostarsi in motorino“, analizza. “Ho 70 anni, ho iniziato questo mestiere a 16 anni, sono figlio d’arte e non mi era mai successo di vedere cose di questo genere“, conclude un po’ stupito.