Chi c’era parla di più di 1000 presenze “navigate” del mondo politico isolano. Tutti portatori di voti, amministratori ed ex amministratori: un parterre quindi di peso per celebrare il ritorno, soft, sulla scena politica di Raffaele Lombardo.
Pare una coincidenza che l’appuntamento ennese di ieri preceda di un giorno una data cara a Lombardo e a tutti gli autonomisti: il 15 maggio è la data in cui si festeggia l’Autonomia Siciliana. Una celebrazione introdotta propria dall’ex presidente della Regione recentemente assolto dall’accusa di concorso esterno e condannato a due anni per voto di scambio.
Alle diverse telecamere giunta a Sala Cerere Lombardo ha risposto di essere lì soltanto per “incontrare alcuni amici” senza alcuna pretesa di essere il puparo della costituente siciliana che annovera tra i protagonisti Gaetano Armao, Cateno De Luca, Roberto Di Mauro e – un po’ a sorpresa – anche Mariano Ferro in rappresentanza dei Forconi.
Presenti anche altri politici come Innocenzo Leontini, Giuseppe Reina, Vincenzo Giibino e l’ex rettore dell’Università di Catania Antonino Recca. Il Movimento per la Sicilia punta forte sui temi cari a Lombardo (difesa delle prerogative dello Statuto, incasso delle accise tra i tanti) e pone un accento ancora più marcato sull’indipendentismo.
I sicilianisti sono ben radicati sui territori e, in attesa di una decisione per le prossime regionali di novembre, sembrano orientati più sul centrodestra che sul centrosinistra. Proprio Armao aveva scelto di partecipare alle primarie del centrodestra poi saltate per la consueta litigiosità interna della compagine politica.
Sembra essere solo la prima reunion di una serie che vedrà il Movimento per la Sicilia in campo in vista delle prossime scadenze. Una cosa è certa: basta una prima uscita pubblica di Raffaele Lombardo per calamitare attenzioni e curiosità.