Alla presenza del presidente nazionale CNA Servizi alla Comunità Franco Mingozzi, della responsabile nazionale Antonella Grasso e del responsabile regionale Salvatore Belfiore, si è tenuta presso il Borghetto Europa di Catania l’assemblea dei gommisti di CNA Catania.
Un incontro molto partecipato da cui sono emerse con forza le problematiche di un settore spesso erroneamente considerato collaterale nel mondo dell’autoriparazione alle officine meccaniche e alle autocarrozzerie.
Nella sua relazione il portavoce provinciale CNA Giuseppe Calì ha puntato il dito sul fenomeno della concorrenza sleale che in varie forme, da quelle totalmente abusive a quelle camuffate da un velo di legalità, rischia di mettere in ginocchio una categoria che ha un ruolo determinante nel garantire la sicurezza dei veicoli e dei cittadini.
Per questo è indispensabile che i vigili urbani verifichino costantemente il possesso dei requisiti professionali da parte di tutte le aziende che offrono servizi al pubblico.
Oggi il pericolo arriva anche dal web: la quota di mercato degli acquisti fatti su internet è in forte e costante crescita e spesso a condizioni non eque per la minore imposta sul valore aggiunto degli altri paesi e per il mancato versamento del contributo per lo smaltimento sul pneumatico fuori uso.
“Al danno si è così aggiunta la beffa – ha concluso Calì – Questi fenomeni hanno infatti determinato un ulteriore problema legato alla raccolta degli pneumatici fuori uso. La mole di rifiuti da ritirare infatti è enormemente superiore a quella per cui si paga il servizio e così spesso a metà mese la raccolta si interrompe col risultato che i gommisti locali sono costretti ad accatastare all’interno delle officine i PFU riducendo sensibilmente gli spazi di lavoro ed aumentando i rischi per i lavoratori e il vicinato”.
Una possibile soluzione al problema è stata illustrata dal segretario provinciale CNA Catania, Andrea Milazzo il quale ha riferito che la CNA ha avviato una interlocuzione con la SRR Catania Metropolitana che avrebbe dato la disponibilità ad ospitare nei propri centri di stoccaggio i PFU non raccolti liberando strade e officine. E chiaro che sarà necessario adesso ottenere il via libera a livello nazionale dai consorzi di raccolta.
Il responsabile nazionale Antonella Grasso ha poi illustrato lo stato del confronto col ministero e le proposte portate avanti dalla CNA toccando una serie di problematiche cruciali per la capacità delle imprese del settore di stare sul mercato: professionalità e qualificazione, come strade obbligate per proporsi come valido punto di riferimento per i clienti, ma anche gestione economica della propria impresa. Tema, quest’ultimo, su cui si è poi soffermato in particolare il consulente aziendale Giuseppe Doni.
Ha concluso i lavori il presidente nazionale di Cna Servizi alla Comunità Franco Mingozzi, “con questo convegno tutto dedicato alla figura professionale del gommista vogliamo manifestare concretamente la nostra vicinanza alla categoria. Le gomme sono il primo contatto dell’auto con la strada, la loro efficienza e qualità sono essenziali per garantire la sicurezza di chi la utilizza. Quello del gommista non è un mestiere che ci si può inventare. Occorrono conoscenze e un costante aggiornamento sulla struttura, le prestazioni e gli stessi materiali con cui sono realizzati oggi gli pneumatici, progettati per automezzi sempre più veloci e tecnologici, ma che, proprio per questo, debbono presentare costantemente caratteristiche di massima efficienza per garantire la sicurezza delle persone”.