“Il riordino del settore forestale non può essere oggetto di un emendamento su un provvedimento omnibus, specie se questo non tiene conto delle proposte delle organizzazioni sindacali”.
Lo scrivono, in una lettera inviata al Presidente della regione e agli assessori all’agricoltura e al Territorio e ambiente, i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil, Alfio Mannino, Calogero Cipriano, Antonino Marino che contestano l’emendamento in proposito del governo al collegato alla Finanziaria, in questi giorni i discussione all’Ars.
I sindacati chiedono di esseri convocati per definire una proposta di riordino concordata e annunciano iniziative di mobilitazione per la prossima settimana.
In una nota inviata all’assessore regionale all’agricoltura il 21 marzo. Flai, Fai e Uila regionali espongono una serie di richieste ritenute fondamentali per il rilancio del settore e la dignità del lavoro forestale.
Tra queste l’allargamento delle competenze in materia di salvaguardia del territorio e di dissesto idrogeologico, la divisione delle competenze e delle graduatorie tra Azienda e servizio antincendio; la continuazione del modello distrettuale per le graduatorie, la previsione di due soli livelli occupazionali- lavoratori a tempo indeterminato e a 151 giornate- per una maggiore stabilità nel lavoro.
I sindacati ritengono anche che i 30 milioni che l’assessorato intende utilizzare per gli alvi fluviali impiegando una parte dei forestali debbano essere utilizzati per dare una risposta strutturale al settore e anche su questo tema chiedono il confronto.