Continua l’allarme morbillo in Italia, soprattutto nel Nord e nel centro Italia. Ad aprile si sono registrati 385 nuovi casi (29 nell’ultima settimana), un dato in netto calo rispetto a marzo (quando i casi furono addirittura 818) ma comunque superiore di 5 volte rispetto all’aprile 2016, quando i casi furono 76.
Sono i dati contenuti nell’ultimo bollettino di sorveglianza sul morbillo del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanita’. Dall’inizio dell’anno si contano gia’ 1.920 malati: per avere un termine di paragone, nel 2016 si contarono circa 800 casi in tutto l’anno. Di questi 1.920 nuovi casi, l’88% fa riferimento a persone non vaccinate.
E che il morbillo non sia uno scherzo lo confermano i numeri: il 34% dei malati ha almeno una complicanza, il 40% sono stati ricoverati, il 15% sono finiti al pronto soccorso. L’eta’ media e’ elevata, rispetto alla tradizionale concezione “infantile” della malattia: 27 anni. Si contano anche 127 casi tra gli operatori sanitari.
La regione più colpita e’ il Lazio, con 570 casi, seguita dal Piemonte (429) e dalla Lombardia (242). Pochissimi casi al sud: 57 in Sicilia, appena 18 in Calabria, 8 in Puglia, 1 in Basilicata e 12 in Campania.