In Sicilia sono stati oltre 110 mila i votanti alla primarie del Pd. In quasi tutte le province in testa c’è Matteo Renzi con punte massime variabili che oscillano dall’86 per cento di Ragusa al 70 per cento di Siracusa.
In controtendenza Caltanissetta dove si è piazzato al primo posto Andrea Orlando: 2.916 voti con il 40,1 %, seguito dall’ex premier con 2.872 (39,5 %) e da Michele Emiliano con 1487 (20,4). Alcuni osservatori interpretano questo dato come una sconfitta dell’ex ministro Salvatore Cardinale. In quella zona era capolista la figlia Daniela. Altro dato in controtendenza a Bagheria, la cui amministrazione è guidata da un sindaco M5s, dove si attesta Emiliano con 837 voti, seguito da Renzi con 563 e Orlando a quota 343.
Nella città di Palermo, Renzi ottiene il 70 per cento, Orlando il 20 ed Emiliano al 10. Dati altalenanti nei comuni della provincia. A Termini Imerese vince Emiliano con 311 voti, seguito da Renzi con 271 e Orlando con 56. A Corleone vince Orlando con 236 voti, seguito da Renzi con 128 ed Emiliano con 71. A Partinico avanti Renzi con 492 voti, seguito da Emiliano con 133 e Orlando con 79. A Terrasini primo Renzi con 501 voti, seguito da Orlando con 33 ed Emiliano con 25. A Carini vince Emiliano seguito da Renzi e Orlando. A Catania Renzi è al 60,6 per cento, Orlando al 27,8 ed Emiliano al 11,6.
Questi i risultati definitivi nel Collegio Catania città. Votanti 13437. Renzi 8910 voti pari al 66,31%; Orlando 3130 voti pari al 23,29%; Emiliano 1397 pari al 10,40%. Collegio Catania provincia. Votanti 13649. Renzi 7506 voti pari al 54,99%; Orlando 4420 voti pari al 32,38%; Emiliano 1723 voti pari al 12,62%.
A Ragusa Renzi arriva all’86 per cento, con Orlando ed Emiliano che si fermano rispettivamente all’8,2 e al 5,1.
Ad Agrigento città e provincia Renzi arriva al 59 per cento, Emiliano al 22 e Orlando al 18. Ad Agrigento città Renzi al 54,9 per cento.
A Messina città e provincia Renzi è al 55 per cento, Emiliano al 25 e Orlando al 18.
A Trapani città e provincia Renzi è al 75 per cento, Orlando al 14 ed Emiliano al 10.
A Enna città e provincia Renzi è al 50, Orlando al 40 ed Emiliano al 10.
A Siracusa, Renzi al 66 per cento, Orlando al 23 ed Emiliano all’11 per cento.
Sono Giuseppe Berretta, Concetta Raia, Angelo Villari e Antonina Puglisi i quattro delegati di Catania all’Assemblea nazionale del Partito Democratico eletti ieri alle Primarie del Partito Democratico nelle liste a sostegno di Andrea Orlando. Il deputato nazionale PD Giuseppe Berretta era capolista nella circoscrizione Catania città, seguito dalla deputata regionale Concetta Raia, mentre l’ex assessore comunale Angelo Villari era capolista nel collegio Catania provincia, seguito dall’imprenditrice Antonina Puglisi.
“Aver sfiorato il risultato del 28% a Catania e provincia per noi è un risultato molto importante, un dato decisamente più alto rispetto alla media nazionale e quindi in controtendenza – sottolinea Giuseppe Berretta, che ha svolto anche l’incarico di coordinatore regionale della mozione Orlando – Un risultato ancor più importante se consideriamo l’aumento abnorme del numero di votanti nella nostra provincia, passati da 18.000 a 27.000”.
“Nonostante questo siamo riusciti ad ottenere ampi consensi, ottenendo l’elezione di 4 rappresentanti all’Assemblea nazionale su 14 – conclude Berretta – Un risultato che ci spinge ad andare avanti, mettendo le nostre proposte al servizio di un grande partito qual è il Partito Democratico”.
Per i LIberalPD di Enzo Bianco «a Catania le primarie hanno registrato una straordinaria partecipazione. Vedere i cittadini in fila sotto il sole, dal Borgo a corso Indipendenza, così come in tanti comuni della città metropolitana, da Biancavilla ad Acireale, è sempre un grande esempio per tutti noi. Anche nel nostro territorio Renzi ha vinto in modo chiaro. Segno che la sua capacità di innovare, di scommettere sul futuro, è stata apprezzata dai cittadini. Così come alcune delle azioni di governo, a partire dal Patto per Catania che abbiamo sottoscritto con lui pochi mesi fa e gli altri piani governativi che porteranno nella nostra città risorse per un miliardo e duecento milioni di euro.
Adesso prepariamo bene le prossime sfide elettorali, le amministrative ma soprattutto le regionali. I renziani non si distinguono più in quelli della prima, seconda o terza ora. Ci riconosciamo tutti nel nuovo segretario. Ed é giusto inoltre auspicare un confronto costruttivo e inclusivo con chi ha votato per le altre mozioni. Il Pd deve avere la forza di affrontare questa fase in modo unitario, aperto, moderno».