“La mia posizione? È stata archiviata“. All’indomani della notizia sul rinvio a giudizio di tre professori della commissione che, nel dicembre 2011, ha nominato una ricercatrice in Architettura per una cattedra in Storia, l’ex rettore Antonino Recca tiene a precisare quale sia stato il suo ruolo nella vicenda.
“Sono stato interrogato dal pubblico ministero e ho detto chiaramente che non ho mai avuto rapporti con la commissione, né prima né dopo il concorso“, afferma. Il giudice per le indagini preliminari Oscar Biondi ha dunque accolto la richiesta del pubblico ministero Fabio Regolo e disposto l’archiviazione per Recca. Il rinvio a giudizio, invece, è giunto per Simone Neri Serneri, Luigi Masella e Alessandra Staderini.
I tre docenti, secondo l’accusa, avrebbero dato un punteggio maggiore a un’esperta in Architettura facendo giungere secondo lo storico Giambattista Scirè, il qualche ha presentato un ricorso poi vinto al Tar e confermato dal Cga. Per gli ordinari coinvolti il reato ipotizzato è di abuso di ufficio in concorso tra loro. Secondo il pm avrebbero valutato “positivamente e intenzionalmente i titoli della candidata architetto nonostante l’evidente e totale incongruenza dei titoli“.
I tre nomi dei professori sono stati segnalati all’allora magnifico “dalla facoltà di Lingue di Ragusa“. Il concorso, infatti, era stato bandito per le esigenze di ricerca e didattica del polo ibleo. “Io ho rispettato le indicazioni che mi sono arrivate per 13 commissioni – prosegue Antonino Recca – Ho solo firmato i decreti“. Nel caso della vicenda salita agli onori della cronaca nazionale si dice del tutto estraneo. “La segnalazione veniva da Ragusa“, ribadisce.