“Ci sarebbero tutte le ragioni per andare allo scioglimento dell’Assemblea regionale, ma forse ormai e’ troppo tardi”: è la sintesi politica che Leoluca Orlando, presidente regionale dell’ANCI, fa riassumendo i risultati del contenzioso che si è aperto fra comuni e regione siciliana.
I sindaci stamani, all’Ars, hanno avuto un incontro con i capigruppo, il presidente dell’Assemblea regionale Giovanni Ardizzone e gli assessori del governo di Rosario Crocetta, Luisa Lantieri (Enti locali) e Alessandro Baccei (Economia).
Al centro la norma in vigore sulla decadenza dei sindaci e la drammatica situazione finanziaria.
Sul tavolo anche la riduzione progressiva dei trasferimenti pubblici ai comuni, con la conseguenza che non possono approvare i bilanci e la conseguente decadenza proprio per la recente norma regionale.
“Una tempesta perfetta”, ha stigmatizzato Orlando, “si sommano una serie di aspetti negativi che stanno determinando l’affondamento delle autonomie locali: i trasferimenti ai Comuni sono passati da 900 milioni a 200 milioni di euro nell’arco di pochi anni, la Regione non ha ancora approvato il suo bilancio e forse lo approverà solo entro il 30 aprile. Applichiamo una norma nazionale che stabilisce che entro il 31 marzo i Comuni devono approvare i bilanci, ma come si può fare questo se la Regione non ha ancora approvato il suo, da cui discendono le risorse che servono ai Comuni per dare il via libera ai propri?”
E aggiunge:”A che serve la speciale autonomia regionale?“