Oggi la città di Vittoria spegne 410 candeline. La Contessa Vittoria Colonna – figlia di Marcantonio, viceré di Sicilia e vedova di Luigi III Henriquez-Cabrera – chiamò nella lontana primavera del 1607 vari agricoltori emigrati dai Comuni di Ragusa, Comiso, VCizzini, Licodia Eubea, Modica, Caltagirone, Chiaramonte Gulfi e Monterosso per coltivare la fertile pianura ove sarebbe sorta la città.
I coloni, attratti dalle favorevoli condizioni climatiche e dall’ottima posizione nonché dalle esenzioni tributarie concesse da Vittoria Colonna, vennero in massa per dar vita al nuovo borgo che presto, per l’intraprendenza dei suoi abitanti, impose ai paesi limitrofi la sua tenace e febbrile attività.
Vittoria, nel corso dei secoli, si è resa protagonista sopratutto nel campo della agricoltura e dalla viticoltura e la sua frazione marinara, Scoglitti, è dotata di un porto che si trova a stretto contatto con il nucleo storico della cittadina.
Per festeggiare la fondazione il Comune ha predisposto un nutrito calendario di eventi. Alle ore 10 è stata celebrata una messa nella Basilica di San Giovanni e il sindaco ha omaggiato Vittoria Colonna, i cui resti sono custoditi all’interno della Chiesa.
Succesivamente a Palazzo Iacono, sede del Comune, si è tenuta la cerimonia di consegna di un’opera donata alla città dallo scultore Alfio Nicolosi alla città e vi è stata la premiazione dello scrittore Giorgio Giurdanella.
Alle 17.30, il Teatro Comunale si terrò la conferenza dello storico Francesco Pellegrino su “Gli ultimi giorni di Vittoria Colonna, ultimo testamento e memoria”. Alle 19:30, sul palco del Teatro salirà il coro polifonico Antea, che si esibirà in un concerto diretto dalla maestra Teresa Fiorilla Incarbone e dedicato a Vittoria Colonna.