Si avvicina sempre più il traguardo del riconoscimento del marchio Igp per il cioccolato di Modica. La tipica lavorazione del cacao, specialità che contraddistingue nel mondo il piccolo centro ibleo, ha superato finora gli standard per il marchio europeo “Indicazione geografica protetta”. Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici: “Con via libera dall’audizione di accertamento sul disciplinare di produzione con i rappresentanti di ministero Politiche Agricole, assessorato regionale Agricoltura, istituzioni locali e produttori, si va verso la conclusione dell’iter di registrazione dell’Igp cioccolato di Modica“.
Ieri, nell’aula consiliare del Comune modicano, si è svolta l’audizione di accertamento su quali saranno le regole di produzione. A coordinare l’incontro sono stati i rappresentanti del ministero e dell’assessorato regionale, che hanno dato lettura pubblica del disciplinare da rispettare dopo aver raccolto le osservazioni dei produttori locali.
“Si tratta di un passaggio decisivo dell’iter – commenta Cracolici – Alla lettura pubblica del disciplinare, seguirà la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e dopo, 30 giorni di tempo per esprimere eventuali osservazioni di modifica e miglioramento“. Tra un mese, “il ministero per le Politiche agricole, con proprio decreto, invierà l’istanza a Bruxelles per la registrazione“.
Il riconoscimento del cioccolato di Modica è un obiettivo importante, non solo per il territorio. “Favorire l’adesione ai regimi di qualità certificata rappresenta una priorità di questo assessorato – sottolinea Antonello Cracolici – Abbiamo avviato politiche mirate per valorizzare i prodotti del made in Sicily e per rendere il nostro settore agroalimentare più moderno, organizzato e competitivo sul fronte della qualità, dell’export e dell’innovazione”.
La Sicilia è al primo posto per numero di prodotti Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp, in totale sono 61 i marchi riconosciuti. “C’è una Sicilia delle eccellenze che ha dimostrato di essere all’altezza delle nuove sfide del mercato, trasformando il rapporto tra prodotto, identità e territorio in uno straordinario brand di successo – conclude – È da qui che bisogna partire per costruire un nuovo modello di sviluppo”.