Un metodo ormai affinato nel tempo: individuare le abitazioni, tutte in luoghi non centrali o isolate, controllare le abitudini dei residenti, verificare il passaggio delle forze dell’ordine. Dunque effettuare i colpi. La polizia ha arrestato una banda di cinque persone che avrebbero compiuto diversi furti in ville nella zona di Acireale.
Le indagini sono partite lo scorso 28 marzo, dopo un colpo in una villa della zona Guardia Mangano. La banda, con passamontagna, si sarebbe introdotta nella casa e avrebbe rubato orologi, gioielli e altri oggetti di valore. Da allora alcuni poliziotti in borghese hanno iniziato a presidiare le zone periferiche della cittadina acese, in orari più sensibili come quelle serali.
Nel corso di uno dei controlli una pattuglia ha intercettato una macchina di grossa cilindrata con a bordo cinque uomini. Dopo una rapida perquisizione, nell’auto sono stati trovati nascosti sotto i sedili alcuni scaldacollo, guanti da lavoro e un cacciavite.
Sospettando che i cinque potessero essere i componenti della banda, le forze dell’ordine hanno effettuato anche delle perquisizioni nelle loro abitazioni, nei quartieri catanesi di Cibali e Nesima. Qui gli agenti hanno trovato parte della refurtiva del colpo messo a segno poche settimane fa: bracciali, giubbotti di pregio e anche due computer, questi ultimi frutto di un altro furto commesso a Viagrande a febbraio.
In manette sono finiti Giuseppe Di Stefano, Umberto Minnella (sottoposto ai domiciliari), Antonino Pino, Salvatore Faro e Davide Leanza. Per loro le accuse sono di furto pluriaggravato, ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. Le indagini state condotte dal personale del commissariato di Acireale con il coordinamento della Procura di Catania.