“Abbiamo il dovere di salvare vite umane e di accogliere chi scappa da guerre, ma dai dati aggiornati risulta che
soltanto poco più del 5% delle persone arrivate in Italia su barconi sono delle nove etnie riconosciute dell’Ue per il riconoscimento di rifugiato politico, il resto sono migranti economici. Un dato veramente imbarazzante”.
Ad affermarlo è l’eurodeputato Salvo Pogliese, in occasione della visita a Catania a ad Augusta della delegazione della commissione Libertà civili, Giustizia e Affari interni del Parlamento europeo (LIBE).
“E’ la dimostrazione certificata dai numeri ufficiali – spiega – che avevamo ragione quando sostenevamo che
il numero di persone che scappa da guerre o da rappresaglie politiche sono una minoranza rispetto a chi cerca soltanto lavoro, che non c’è, in Italia.
Italia che, al contrario dell’Europa rispetta le norme: i migranti che arrivano vengono tutti identificati e protetti”.
Dagli incontri della commissione LIBE è emerso che quello di Augusta è il porto con il maggior numero di sbarchi in Italia, seguito dai porti di Catania e Pozzallo.