"Beni demoetnoantropologici: la tradizione tradotta", giovedì a San Francesco Borgia

Quarto appuntamento della rassegna "Nonsolono. Il giovedì la Soprintendenza si racconta" ideazione e progetto di Maria Grazia Patanè.

beni demoetnoantropologici: la tradizione tradotta
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“I beni demoetnoantropologici: la tradizione tradotta”, a cura di Benedetto Caruso, Rosa Orlando, Rosario Carollo, Maria Teresa Di Blasi è il quarto appuntamento, giovedì 20 aprile alle ore 18 presso la Chiesa di San Francesco Borgia – via Crociferi Catania – della rassegna “Nonsolono. Il giovedi la Soprintendenza si racconta”, ciclo di sette incontri dedicati a specifici ambiti culturali, attraverso il racconto di esperienze acquisite dai funzionari della Soprintendenza di Catania con l’intento di mutare la percezione collettiva sul ruolo esercitato dalla Soprintendenza, spesso ricondotto esclusivamente ai provvedimenti di vincoli.

La ricerca e lo studio sul campo dei beni demoetnoantropologici porta a scoprire beni materiali ma soprattutto immateriali provenienti da antiche tradizioni e da altre culture che si sono diffuse in Sicilia non per sostituzione, ma per aggiunta. E dall’impronta delle architetture produttive, sta nascendo un nuovo processo multidisciplinare ecosostenibile.

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Rosa Orlando: musicologo, operatore museografico, si è formata a Palermo con i professori Antonino Buttitta ed Elsa Guggino, Antonio Pasqualino e Janne Vibaek. Dal 1995 si occupa di ricerca, studio e catalogazione dei beni demoetnoantropologici presso la Soprintendenza di Catania, implementando tale attività scientifica con la divulgazione e la promozione.

Rosario Carollo: architetto, si occupa dal 1995 di catalogazione dei beni architettonici ricercando in particolar modo opere e manufatti aventi finalità produttive. Dalla sua attività sul territorio, attraverso le campagne di catalogazione,sono emerse preziose testimonianze ai più sconosciute quali torrette di avvistamento, norie, xenie, abbeveratoi. Il risultato dello studio è stato oggetto di attività didattiche e di provvedimenti di tutela.

Maria Teresa Di Blasi: laureata in Lettere Classiche, da diversi anni presta servizio presso la sezione beni demoetnoantropologici della Soprintendenza di Catania svolgendo prevalentemente un’attività finalizzata alla valorizzazione e divulgazione del patrimonio della cultura popolare materiale e immateriale. Oltre all’attività didattica, ha curato numerose mostre come quelle sugli ex voto, sulle Feste dei Morti e di S. Agata. Il lavoro condotto ha permesso l’inserimento nel registro del R.E.I.S. di alcune realtà quali i “Pincisanti” del territorio etneo.

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