Gli occhi, il sorriso, le mani di Gillian Moyes e di Giovanna Scaccabarozzi, accolgono il governatore emerito Francesco Milazzo e Antonio Tarro, assieme a Piero Maenza, a bordo della “Vos Hestia”, l’imbarcazione di Save the children, l’associazione che ha fatto propria la mission di assistere i bambini.
Sono gli occhi ed il sorriso che migliaia di piccoli migranti, anche neonati, hanno visto al loro arrivo a bordo dopo essere stati soccorsi. Sono le stesse mani che hanno avuto cura di loro, amorevolmente, come solo una donna sa fare con naturalezza.
La Vos Hestia si è fermata al porto di Catania per fare rifornimento di tutti I generi di prima necessità indispensabili a far fronte alle esigenze di chi è appena sceso da un gommone o da una di quelle precarie imbarcazioni che fanno la spola fra il nord Africa e la Sicilia.
Ci accoglie sul molo Giovanna Di Benedetto, la portavoce, e ci invita e scendere a bordo, facendo attenzione ai tubi che sovrastano la passerella che fa da ponte. La nave è in piena attività. Con i paranchi si stanno caricando acqua, viveri, medicinali ed altri generi che serviranno a continuare il servizio a favore dei bambini. Tutti hanno in testa un giallo casco di protezione.
L’incontro fra Francesco Milazzo e la team leader Gillian Moyes, assieme alla dottoressa Giovanna Scaccabarozzi ed a Paola Tarro, avviene nella piccola sala infermeria ospitata in uno dei container che circondano la tolda. Cordiali le parole con le quali Francesco Milazzo, in rigorosa lingua inglese, aggiorna sulle finalità del Rotary International, della Fondazione, sulla Polio end now, e su come il servizio a favore dell’umanità accomuni le due organizzazioni.
Poi con un semplice gesto, a nome del Distretto Rotary 2110, dona un doppler fetale (misuratore del battito cardiaco fetale) ed un dispositivo che misura i parametri vitali del paziente (saturazione dell’ossigeno nel sangue, battiti cardiaci, pressione sanguigna, temperatura).
Attraverso questa donazione, ha detto Francesco Milazzo, il Distretto 2110, intende supportare e riconoscere l’alto valore umanitario dell’attività di salvataggio di vite umane che Save the children svolge, in particolare in favore delle persone più vulnerabili, quali mamme e minori, questi ultimi spesso non accompagnati.
I presidi medici vengono ricevuti con grande e vera gratitudine da Gillyan Moyes e Giovanna Scaccabarozzi: saranno senz’altro di grande aiuto per il lavoro che il team medico è chiamato a fare ormai con continuità, ininterrottamente, per far fronte alle esigenze dei sempre più numerosi piccoli migranti bisognosi di cure per la sopravvivenza.
Dopo il consueto omaggio dei gagliardetti del Rotary, l’incontro prosegue sulla tolda, dove Gillian Moyes spiega come ciascun container ospiti le mamme, i bambini, a seconda delle esigenze, per garantire sia I servizi indispensabili che per prevenire il diffondersi di eventuali malattie contagiose.
La media officer Giovanna ci aggiorna sul numero sempre più crescente dei piccoli che arrivano. Ciascuno ha una storia drammatica, come i due fratellini che durante il viaggio hanno perduto la madre deceduta per gli stenti, oppure come quella di quattro fratelli, il più grande di dodici anni ed il più piccolo di due, che viaggiavano soli, senza genitori.
Con grande cordialità, al termine, il saluto, non senza una stretta di mano ed una foto con tutto il team, di giovani entusiasti, con il volto illuminato dal sorriso, quasi tutte donne, che dopo questa breve parentesi, ritorneranno in mare ad accogliere altri bambini: è questa la mission di Save the children, alla quale il Distretto Rotary 2110 si è affiancato con sentimenti di solidarietà.