Siciliani Liberi a sostegno della famiglia. Lomonte e la sua ricetta per Palermo e la Sicilia

cattedrale di Palermo
La cattedrale di Palermo
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Ciro Lomonte, candidato sindaco di Palermo del movimento Siciliani Liberi, ha incontrato Dario Micalizio, presidente del Forum siciliano delle Associazioni Familiari, per concordare una linea comune a sostegno delle famiglie.

Il dott. Micalizio ha illustrato il progetto sul “Fattore Famiglia”, da sottoporre al Governo italiano per ottenere agevolazioni fiscali che favoriscano tutti coloro che desiderano mettere al mondo figli, come pure educarli adeguatamente.

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L’architetto Lomonte ha precisato che anche la Regione Siciliana potrebbe fare molto se il Movimento Siciliani Liberi andasse al governo. Per quanto riguarda il Comune di Palermo ha ribadito la sua ferma intenzione di creare un apposito Assessorato alle Politiche Familiari, distinto da quello alle Politiche Sociali.

“Palermo registra due preoccupanti fenomeni: calo demografico ed emigrazione.

Bisogna far ruotare diverse iniziative politiche attorno alla famiglia, in virtù del ruolo cruciale che essa gioca nello stato di salute economica della città e della nazione, di cui concorre a determinare di volta in volta prosperità o decrescita”, rileva Lomonte, il quale articola poi il concetto spiegando che “Le famiglie sono protagoniste importantissime del mercato: consumano continuamente beni e servizi tra i più disparati per sussistere, per metter al mondo i figli e per allevarli. Le difficoltà in cui versano oggi le famiglie siciliane sono sotto gli occhi di tutti: esse sono sempre più povere, sempre di meno e con sempre meno figli. Tale situazione appesantisce ulteriormente la crisi economica dell’Isola: al calo della capacità economica corrisponde infatti una contrazione dei consumi, in un temibile circolo vizioso”.

Ciro Lomonte
Ciro Lomonte

“È possibile invertire la tendenza ripartendo da un potente investimento proprio sulle famiglie, tornando a guardarle come vera e propria risorsa economica e non come soggetto debole da difendere con occasionali interventi di tipo assistenzialista. – spiega l’architetto Lomonte – Urge, pertanto, programmare dei veri e propri investimenti spostando le risorse disponibili su interventi mirati a contrastare il calo demografico e a far uscire migliaia di famiglie dalla soglia di povertà:

sostegni alle giovani coppie, incentivi alla creazione di posti di lavoro che diano stabilità e certezza, agevolazioni per le spese che riguardano la casa, l’istruzione, i prodotti per l’infanzia, la sanità, consumi domestici, una riorganizzazione del mondo del lavoro in vista di una conciliazione più serena con la vita domestica, una fiscalità che integri un principio di equità non solo verticale (paga di più chi guadagna di più), ma anche orizzontale (quante persone vivono di quel reddito che viene tassato?).

Mettere la famiglia al centro, quindi, “anche così sarà possibile guadagnare una positiva ricaduta sull’intera vita economica di Palermo. Che sia una città a misura della famiglia, con le agevolazioni fiscali previste dalla legge. Un luogo dove sia possibile mettere al mondo tutti i figli che si vogliono, educarli nel migliore dei modi, usufruire di servizi di alta qualità, accompagnarli alla scelta del lavoro più congeniale alle loro attitudini, liberi dall’ossessione di emigrare”, conclude Lomonte.

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