Strade ripide, strette e con scarsa visibilità, marciapiedi inesistenti o intasati da erbacce. Questo lo scenario in via Sebastiano Catania, a pochi metri dalla stazione San Nullo della metropolitana di Catania inaugurata solo da poche settimane. La fermata si trova lungo la circonvallazione, in viale Antoniotto Usodimare, in un tratto “poco accessibile a causa delle strade ripide sia da chi viene dal quartiere San Nullo che da Cibali. Si tratta di un’opera realizzata senza ascoltare le esigenze del territorio”.
A denunciare la difficile fruibilità della fermata è il consigliere comunale di Grande Catania Sebastiano Anastasi, che in passato è stato presidente della VI municipalità che comprende oltre Cibali e San Nullo anche il quartiere Trappeto. “Io conosco bene la zona, la mia famiglia abita qui da sempre, da tre generazioni. E abbiamo dovuto fare anche battaglie per avere la segnaletica orizzontale, che è già sbiadita. Mi aspettavo che il Comune con questa grande inaugurazione stesse attenta a queste cose, che non sono d’immagine. Di solito ai grandi eventi si fa un restyling, qui non hanno tolto nemmeno le erbacce”, racconta Anastasi mentre ci accompagna lungo il percorso, ripreso da una videocamera a 360 gradi.
La critica alla percorribilità pedonale del resto è arrivata già da prima dell’inaugurazione del nuovo tratto di metropolitana, il 24 marzo, seguita poi da quella di un altro politico, il consigliere di municipalità Erio Buceti e da alcuni video postati su youtube da parte di semplici cittadini, arrabbiati per la pericolosità del percorso.
“Basterebbe poco, non sono certo un esperto, né sulla materia né come consigliere visto che è il mio primo mandato – afferma Anastasi –. Eppure l’idea delle navette per raggiungere la metropolitana, attuata anche dal Comune di Misterbianco, non sembra essere stata nemmeno considerata da Enzo Bianco, che peraltro è sindaco della Città Metropolitana”.
Secondo Anastasi inoltre le difficoltà non sono limitate a San Nullo, ma anche a chi accede da Cibali. “L’ingresso della metropolitana sarebbe possibile da via Antonio Merlino – spiega il consigliere – se solo si fosse realizzata una scala o altro per arrivare alla metropolitana. Non vi è più nemmeno traccia del parcheggio scambiatore, mentre sulla circonvallazione servirebbe un tornaindietro, dato che al momento senza navette l’unico modo per raggiungere la metropolitana è in auto. Perché qui davanti non si ferma nemmeno l’autobus”, conclude Anastasi.