Visitare un monumento come il monastero dei Benedettini comporta vivere un’esperienza di volta in volta diversa. A ogni passaggio si colgono aspetti mai visti del tardo barocco siciliano, si resta meravigliati al cospetto della “sala rossa” progettata da Antonino Leonardi, si scoprono le soluzioni architettoniche sperimentate da Giancarlo De Carlo. Con “Monastero oscuru” l’associazione Officine culturali – ente che cura le visite guidate del bene Unesco – propone una nuova prospettiva: esplorare il complesso monastico a occhi bendati.
L’iniziativa ha una duplice funzione: da un lato fruire di uno spazio architettonico estremamente complesso concentrandosi su tutti i sensi a eccezione della vista. Dall’altra capire realmente cosa significa l’arte per un disabile visivo. “È un piccolo viaggio sensoriale“, spiegano i componenti dell’associazione. Che esortano i visitatori “ad avere fiducia in chi vi accompagna” e “a essere piacevolmente in tensione, pronti a recepire tutti i segnali che arriveranno“.
Ai fruitori – divisi in coppie – si affiancano sia un operatore di Officine culturali che un operatore all’accessibilità non vedente. È proprio a quest’ultimo che chi partecipa si affida totalmente, ricevendo consigli e indicazioni per poter utilizzare al meglio tatto, udito e olfatto.
Il chiostro di ponente con la sua splendida fontana e quello di levante con i suoi profumi coinvolgenti; lo scalone monumentale; il corridoio dell’orologio; le cucine; il ventre. Ogni tappa del tour è un vortice sensoriale, una sinestesia che spiazza anche chi conosce bene gli angoli del complesso monastico. E ogni volta che si riaprono gli occhi, “sembra di vedere per la prima volta“, esclama meravigliata una visitatrice.
“Monastero Oscuru” è nato dal progetto “VietatoNONtoccare“. Si tratta di un’iniziativa che ha coinvolto gli studenti di tre scuole superiori – i licei “E. Greco” di Catania e “Fermi Guttuso” di Giarre e l’istituto “C. Marchesi” di Mascalucia – con il patrocinio dell’università di Catania. I ragazzi hanno realizzato un percorso museale tattile e sonoro destinato a persone non vedenti e ipovedenti, con tanto di audioguide e plastici in scala.
Il nuovo percorso è stato inaugurato ieri sera, con un tour riservato ad alcuni visitatori; è previsto un secondo appuntamento aperto al pubblico per il 21 aprile.