I dipendenti dell’O.D.A. si sono riuniti in assemblea per esaminare la vicenda dell’Ente ed in particolare quelli che vengono definiti “cavilli giuridici” che rischiano di paralizzarlo. Al termine hanno inviato il seguente comunicato, accompagnandolo con una nota in premessa.
“In allegato si trasmette documento a firma dei lavoratori della Fondazione O.D.A. che esprimono in maniera chiara ed inequivocabile l’appartenenza alla curia di Catania, la condivisione delle scelte operate da Sua Eccellenza Mons. Gristina, ed avallati dalla Santa Sede, con i Decreti reg. n. 33 fol. 140 e reg. n. 34 fol. 141 in data 6 marzo 2017, al di là dei cavilli giuridici che verranno risolti nelle sedi competenti”.
“E’ bene ricordare – dicono in apertura – che la Fondazione O.D.A. è un Ente ecclesiastico, emanazione della Chiesa catanese, che esercita attività di assistenza, riabilitazione e formazione professionale dal 1963, attraverso convenzioni con le amministrazioni pubbliche.
“Lo statuto – aggiungono – esprime bene gli obiettivi e le finalità della Fondazione che “avrà in ogni tempo il fine primario di promuovere il culto e la religione della Chiesa Cattolica con la sua Catechesi e la Carità Cristiana quali dimensioni essenziali, primarie ed originanti per la crescita ed il benessere della persona, in particolare per i più bisognosi e sofferenti, in rapporto alle sue caratteristiche di integrità morale, culturale e fisica, in conformità alla dottrina sociale della Chiesa Cattolica le indicazioni del Suo Magistero”.
“Siamo stati, e siamo, orgogliosi – asseriscono – di vivere il nostro lavoro secondo i principi esposti, consapevoli che la nostra opera non potesse disgiungersi dalla quotidianità, dal rispetto verso i nostri assistiti e dalla Chiesa che l’ha fondata, eretta ed amministrata fino ad oggi.
“Siamo consapevoli – aggiungono – dello stato di crisi che vive la Fondazione da molti anni e delle scelte difficili operate da Sua Eccellenza Mons. Gristina per sanare e rilanciare l’Ente.
“Pertanto assistiamo sgomenti – esprimono con preoccupazione – al conflitto tra il DdA nominato da Sua Eccellenza Mons. Gristina nel 2015 e l’attuale Commissario, sempre su nomina del Vescovo di Catania. Vediamo vanificarsi quarant’anni di lavoro da incomprensibili logiche aziendali, da variazioni su articoli dello statuto, da cavilli giuridici e dall’ancor più grave disconoscimento della Fondazione come emanazione della Chiesa catanese.
“Abbiamo atteso fiduciosi – proseguono – che questo momento finisse presto, che ci si potesse occupare dei reali problemi della Fondazione, delle attività, degli utenti, dei rapporti con le pubbliche amministrazioni, ma sembra che tutto questo passi in secondo piano rispetto a giochi di potere a noi incomprensibili. Temiamo che il perdurare di questa situazione paralizzante e paralizzata metta in serio pericolo la Fondazione, il nostro lavoro, i nostri utenti.
E così concludono:
“Ci dissociamo da questa querelle che non ci appartiene e che in termini di immagine non appartiene neanche alla Fondazione ecclesiale, riservandoci di mettere in atto tutte le azioni a salvaguardia dell’O.D.A.”
Di seguito i due decreti, 33, 34, di cui fanno cenno i dipendenti nelle note di accompagnamento