Lomonte e i Siciliani Liberi lanciano la battaglia per la "Questione Finanziaria Siciliana"

Ciro Lomonte
Ciro Lomonte
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“La grave decisione di ricorrere alle anticipazioni di tesoreria da parte del Comune di Palermo costituisce soltanto una parte della più complessa ‘Questione Finanziaria Siciliana’”.

Lo afferma l’architetto Ciro Lomonte, candidato sindaco alle prossime amministrative con il movimento Siciliani Liberi, intervenendo a proposito della recente polemica sollevata da Angelo Figuccia, consigliere di Forza Italia, sulla disastrosa situazione finanziaria delle casse comunali, in relazione alla quale anche Fabrizio Ferrandelli ha parlato di “baratro creato da Orlando”.

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“Questa decisione grave – continua Lomonte – non va solo ‘stigmatizzata’, come fatto da Ferrandelli, o semplicemente rinviata alle ‘inadempienze’ di Stato e Regione, come fatto da Orlando. Il problema che gli altri candidati nascondono, obbligati come sono a rispettare le logiche dei partiti italiani, è la ‘Questione Finanziaria Siciliana‘, la ‘madre di tutte le battaglie’ per salvare i Comuni e la Sicilia intera”.

“Come affermato più volte dagli interventi del nostro Presidente, il prof. Massimo Costa, – spiega – si sta nascondendo ai cittadini che

lo Stato, violando sistematicamente le prerogative finanziarie della Regione, toglie alla stessa miliardi di risorse ogni anno;

risorse vitali per il funzionamento di tutta la macchina pubblica e in particolare per i Comuni, i quali si ritrovano tutti ad essere attualmente o potenzialmente in dissesto”.

“Ma questo, – conclude – chi rappresenta un partito con la sede a Roma, non può dirlo chiaramente. Ai palermitani e ai siciliani ci pensiamo noi a dirlo”.

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