Quattro personalità dell’architettura italiana contemporanea riunite a Catania per confrontarsi sulle opere del “realismo magico”: Luigi Prestinenza Puglisi, Gianluca Peluffo, Renato Rizzi e Vincenzo Latina. Il primo è un affermato critico e teorico, gli altri sono progettisti pluripremiati.
Un incontro – organizzato, ieri pomeriggio (10 aprile) al Centro Zo, dall’Ordine e dalla Fondazione Architetti di Catania – dalle atmosfere informali ma che, al cospetto di una folta platea di professionisti, ha concretizzato l’intensità dell’attuale dibattito culturale che caratterizza l’architettura del Bel Paese, da Venezia fino Siracusa.
Un dialogo fortemente teorico ma con fondamentali ricadute sulla pratica della professione, come ha sottolineato il presidente dell’Ordine etneo Giuseppe Scannella: “Il fine principale di questo confronto, che conferma e prosegue quello che anima da tempo la nostra categoria, è riportare il valore culturale del progetto architettonico alla sua prioritaria importanza. Oggi infatti in Italia, per realizzare un’opera, il professionista impiega oltre l’80 per cento del tempo per adempiere alle procedure burocratiche ed edilizie. Solo nei momenti restanti può dedicarsi all’idea progettuale e a tutte le sue fasi. È un rapporto ingiustamente invertito, a scapito della qualità del lavoro. Occorre una nuova legge per l’Architettura – ha affermato Scannella – che privilegi le potenzialità culturali a beneficio della società. In altri Paesi europei, come la Francia, questo è già realtà, a dimostrazione che è possibile farlo anche in Italia”.
All’evento – introdotto dal vicepresidente dell’Ordine Salvo Fiorito, che ha sottolineato il continuo impegno per promuovere una fattiva architettura contemporanea nella città etnea – sono intervenuti inoltre gli assessori comunali Salvo Di Salvo (Urbanistica) e Luigi Bosco (Lavori Pubblici), il presidente della Fondazione Architetti Paola Pennisi, il consigliere dell’Ordine Ingegneri Giuseppe Marano, il presidente di Ance Catania Giuseppe Piana, Giovanni Fiamingo in rappresentanza di Inarch Sicilia, e il presidente del Collegio Geometri Paolo Nicolosi.