Mercoledì 12 aprile secondo appuntamento al Ma Musica Arte, il club di via Vela a Catania, di Spaghettismi, musica da coltivazioni nostrane per gente della nostra pasta, rassegna di musica live italiana organizzata da Rocketta booking e Matrioska live & clubbing per coloro che ne “mangiano” di musica, ma non arrivano a sazietà.
Dalle 22.30, suoneranno i Blindur, duo napoletano nato nella primavera del 2014 da Massimo De Vita, cantautore, polistrumentista e produttore, e Michelangelo Bencivenga, polistrumentista. Il sound del duo si ispira alle atmosfere del folk e del post rock, con un piede a Dublino e l’altro a Reykjavík. L’amore per il Nord Europa permea tutto il lavoro della band, a partire dalla scelta del nome, una parola islandese. Per i testi il riferimento è sicuramente da rintracciare nella tradizione e la poetica del cantautorato italiano, con un occhio più attento a quello moderno.
Nonostante siano solo 2 i musicisti in scena, il suono è ricco e articolato e l’ampio set up (chitarre acustiche ed elettriche; banjo; glockenspiel; effettistica ed elettronica minimale; cassa, rullante e tamburello, il tutto rigorosamente a pedale) contribuisce a dare la sensazione di stare ascoltando una band composta da più elementi. Il trucco è semplicemente godersi il tutto ad occhi chiusi.
Il duo napoletano nei primi 24 mesi circa di attività ha già collezionato più di 150 concerti tra Italia, Belgio, Islanda, Francia, Germania e Irlanda, prendendo parte ad importanti festival internazionali. Blindur ha collaborato in ambito internazionale con artisti irlandesi come Johnny Rayge, con il quale ha realizzato un mini tour di 11 date in Italia nel novembre 2014; ha condiviso il palco con il poeta e cantautore canadese Barzin nella data napoletana del suo ultimo tour europeo; ha inoltre lavorato con Birgir Birgisson, storico fonico e produttore di Sigur Ros. A seguire, selezioni di musica italiana a cura di Paolo Mei e Erre Mancini e superspaghettata.
La serata sarà aperta alle 20.30 da un nuovo appuntamento con “Leggo. Presente indicativo”, rassegna libraria a cura di Giuseppe Lorenti che accompagnerà Mario Desiati nella presentazione di “Candore”, Einaudi. Marco Sciotto leggerà alcuni passi con le musiche di Renato “Judoboy” Mancini.
Il libro: Martino Bux è l’ultimo dei romantici, il suo sogno erotico è una diva del porno bianca splendente in abito da sposa, il suo immaginario è popolato di reggicalze e corsetti, e già durante i titoli di testa di un film hard è in preda a stordimento e batticuore. «Le amavo tutte. Mi crogiolavo nei dettagli, gli anelli alle mani, la posa di una caviglia sui tacchi alti, la grana del nylon in una calza scesa».
L’autore: il pugliese Mario Desiati è originario di Martina Franca, ha pubblicato sei romanzi. Da “Il paese delle spose infelici” è tratto l’omonimo film di Pippo Mezzapesa, e con “Ternitti” (Mondadori 2011) è stato finalista al Premio Strega. Le sue opere sono tradotte in sei lingue.