La Festa della Polizia a Ragusa

Festa Polizia Ragusa
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Oggi, 10 aprile, viene celebrato in tutta Italia il 165° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato. La data scelta non è casuale ed anticipa di quasi un mese le trascorse celebrazioni che negli anni passati si tenevano nella prima metà di maggio; il 10 aprile coincide con la data di pubblicazione del 1981 sulla Gazzetta Ufficiale della 121/81, legge di riforma del sistema di sicurezza e di smilitarizzazione della Polizia di Stato. Una festa, ma anche un’occasione per avvicinare la gente, nello spirito che anima lo slogan, per “Esserci Sempre”.

questura Ragusa

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A Ragusa, la cerimonia ha avuto inizio con la deposizione di una corona sul cippo dei Caduti della Polizia di Stato posto davanti alla questura: il questore Giuseppe Gammino, insieme al prefetto di Ragusa, Maria Carmela Librizzi e a una rappresentanza dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, hanno voluto porgere un omaggio deferente a quanti hanno compiuto il Loro dovere fino all’estremo sacrificio della vita.

Successivamente, in piazza Giacomo Matteotti, alla presenza di tutte le autorità intervenute il questore ha consegnato le ricompense al personale che, nel corso dell’anno, si è messo in luce per le proprie doti professionali e per lo spirito di sacrificio.

Quest’anno, oltre alle volanti e alle motovolanti, sono stati schierati, Iocco, un bellissimo labrador nero di quattro anni adibito al servizio antiesplosivo, accompagnato dal suo conduttore e due imponenti cavalli, in rappresentanza del Reparto Cinofili e del Reparto a Cavallo della Polizia di Stato di Catania.

L’evento è stato allietato da 43 gioiosi piccoli cantori del coro “Mariele Ventre”, diretto dalla maestra Giovanna Guastella.

Il questore Giuseppe Gammino ed il prefetto Maria Carmela Librizzi
Il questore Giuseppe Gammino ed il prefetto Maria Carmela Librizzi

Il questore Gammino, nel suo intervento, ha particolarmente attenzionato le attese della popolazione e le risposte che la Polizia deve dare.

“La sicurezza è un diritto, – ha detto – ma è soprattutto una esigenza per il cittadino; è uno dei beni primari irrinunciabili per tutti noi. I cittadini si appellano a noi, vari attori, senza distinzioni di appartenenza o divisa o di funzione, per ottenere risposte sempre più concludenti sulla sicurezza. Per far questo, non ci si può limitare a proprie conferme di risultato, alle singole statistiche, comunque, positive di contrasto preventivo e repressivo”.

“La percezione della insicurezza purtroppo aumenta, – ha aggiunto – anche se nel concreto in alcuni territori tra cui il nostro, diminuiscono i fatti reato, ed in percentuale si ha, anche, un incremento dei risultati di polizia giudiziaria. C’è quindi qualcosa in più che deve essere assicurato da tutti noi, in divisa e non, chiamati a dare sempre più positive risposte: è indubbio che le attenzioni di servizio vanno ulteriormente indirizzate, e conseguentemente le operatività vanno ottimizzate verso una ulteriore unitaria risposta in favore del territorio, sia di prevenzione ma anche e soprattutto di percezione di presenza”.

“E tutto questo, – ha sottolineato – pur nella consapevolezza che le risorse umane in impiego non sono cresciute. Ci viene conseguentemente richiesto una ulteriore sforzo di coordinamento, di impiego e di impegno per tutte le forze di polizia dislocate, e di tutte le organizzazioni ed istituti, che lavorano per la sicurezza in sede provinciale, ma anche locale. E ciò al fine di razionalizzare e/o di ottimizzare al massimo l’impegno delle pur a volte esigue forze disponibili”.

“Nasce conseguentemente – ha evidenziato – la necessità di far concorrere anche il cittadino, ascoltandolo e sollecitandolo alla collaborazione di vigilanza informativa, ma anche avendosi cura che non si sostituisca o non si sovrapponga alle forze di Polizia… Ci viene anche chiesto di ottimizzare le attenzioni di innovazione strumentale, e nel contempo di indirizzare gli incrementi di difesa privata passiva. Tutto ciò si può e si deve fare …. ed è il nostro futuro mandato”.

“Su queste prospettazioni di ulteriore crescita professionale – ha concluso – spendiamo la riserva di grande fiducia che sinora il cittadino ci ha riservato”.

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