Figuccia (F.I.) e Ferrandelli: "Conti del Comune di Palermo in profondo rosso, stipendi a rischio"

Palazzo delle aquile, Palermo
Palazzo delle aquile
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Sarebbero a rischio gli stipendi di aprile per circa 6000 dipendenti comunali e per i lavoratori delle società partecipate del Comune di Palermo. A lanciare l’allarme il consigliere comunale di Forza Italia, Angelo Figuccia:

Angelo Figuccia
Angelo Figuccia

“La decisione del sindaco Orlando e della sua Giunta di aumentare al massimo l’anticipo di cassa fino a 303 milioni di euro, un fatto finora mai avvenuto, dimostra chiaramente come i conti del Comune – osserva – siano in profondo rosso, altro che siamo a posto come Orlando ama dire”.

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“Si rischia seriamente – aggiunge – di andare a gambe all’aria se non si trovano subito le risorse finanziarie necessarie per coprire le spese per il personale e quelle correnti. Senza dimenticare, peraltro, che quest’anticipo di cassa comporterà pure un salatissimo conto di interessi da pagare: se infatti finora si erano preventivati circa 400 mila euro, adesso questa spesa potrebbe essere raddoppiata, aumentando così le sofferenze delle casse comunali.

Per Figuccia “Siamo sul limite del baratro finanziario, figlio degli sprechi degli anni orlandiani. E’ indispensabile che si inverta immediatamente la rotta e che si cominci seriamente a fare una politica di risparmi e di contenimento delle spese, rinunciando a consulenze inutili e a progetti faraonici che portano soltanto al disastro”.

liste Ferrandelli 03-03-17
Foto Facebook

Anche il candidato sindaco Fabrizio Ferrandelli lancia l’allarme: “Casse del Comune in rosso. Debiti fuori bilancio che conosceremo tra due anni. Conti delle società partecipate nei guai. Ed è solo la punta dell’iceberg”. “La gravissima situazione economica del Comune ci preoccupa e non poco – dice – Non pensavo che Orlando potesse creare un simile baratro”.

Per il leader de I Coraggiosi, “l’ennesimo anticipo di cassa, addirittura per pagare gli stipendi, è la dimostrazione non solo di una grave criticità gestionale ma anche di una mancanza di visione progettuale, in grado ad esempio di drenare finanziamenti comunitari“.

Anticipi di cassa che, sottolinea, “avranno pesanti ricadute” sia sul Comune che sui cittadini. “Alla somma da restituire va infatti aggiunto almeno mezzo milione di euro di interessi – afferma – Soldi che potrebbero essere investiti in servizi per la cittadinanza e invece si procede con bilanci di previsione sovradimensionati rispetto ai precedenti, erogazioni di contributi a pioggia, da parte delle controllate, per manifestazioni di quartiere, piani di promozione e campagne di assunzioni, poi bloccate. Sono seriamente preoccupato per il futuro di questa città – conclude – e prima mettiamo ordine meglio è. Altrimenti non ci sarà più possibilità di ripresa”.

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