L’A.D.A.S.C. (Associazione per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini), ha inviato, tramite il suo ufficio stampa, una nota ad Hashtag Sicilia, che qui riproponiamo.
“Non accettiamo che vengono divulgati dati sanitari basati su statistiche e ancora di più su distretti. Gli addetti ai lavori dovrebbero sapere che alcune patologie sanitarie sono legate strettamente alla qualità dell’ambiente. E il nostro ambiente è malato! Studi scientifici di valenza internazionale hanno dimostrato che cittadini residenti nelle immediate vicinanze ai poli industriali hanno un indice di morbilità e mortalità superiore a quelli che risiedono a qualche chilometro di distanza dagli insediamenti industriali per l’esposizione ad agenti inquinanti quali benzene, metalli pesanti ecc. Il dato sul distretto è “diluito” e quindi non dimostra assolutamente lo stato di salute della popolazione residente.
Perché non pubblicano i dati comune per comune e con le singole patologie? Solo tramite questi dati dettagliati si riesce a fare un’analisi della situazione sanitaria”.
La nota così prosegue:
Riteniamo inopportuno che il presidente del registro tumori é colui che ha assunto anche la presidenza del Cipa (Consorzio Industriale Protezione Ambiente) di Siracusa, l’ente che raccoglie i dati ambientali per conto di industriali e petrolieri del polo industriale del siracusano. Sciacca è stato inoltre consulente dei legali di Eni in un procedimento penale avviato davanti ai giudici del tribunale di Gela. Una chiara posizione di conflitto e non comprendiamo ancora per quale motivo, nonostante anche un intervento all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana, ricopre ancora tale ruolo. Dal nostro punto di vista é palesemente inopportuno che chi lavora per aziende che producono impatto ambientale sia a capo del registro che raccoglie i dati di chi dell’inquinamento spesso è vittima. E’ un po’ come se controllore e controllato finissero per coincidere.
L’ASP di Messina renda pubblico il numero di esenzione per patologie ambientali (ad esempio 048 per tumori) rilasciate nell’arco degli ultimi cinque anni ai cittadini residenti nel comprensorio della Valle del Mela. Questo dato può rappresentare già un primo indice.
Attendiamo che il Dipartimento Epidemiologico della Regione Siciliana pubblichi i dati sullo stato di salute della popolazione residente nella aree ad elevato rischio di crisi ambientale. Dati affidabili e veritieri perché vengono elaborati partendo dalle cartelle cliniche e dai referti ospedalieri di ricovero e non solo sui certificati medici di morte, che molto spesso riportato come causa arresto cardiorespiratorio.
Da almeno un decennio l’Osservatorio Epidemiologico Regionale pubblica dati che contraddicono clamorosamente quanto sostiene Sciacca.
È doveroso evidenziare che l’inquinamento non provoca solo tumori ma anche patologie cardiologiche, respiratorie ed allergiche.
A noi piacerebbe affermare che nel nostro territorio si registra una diminuzione delle patologie ambientali, purtroppo non è così. Visitando i reparti ospedalieri si riesce già a comprendere lo stato di crisi sanitaria che attanaglia il nostro comprensorio.
Associazione ADASC