Circo sequestrato a Catania per carenze di sicurezza e igiene

Agenti del commissariato Borgo – Ognina hanno effettuato un controllo presso un circo attualmente presente in città. L’accertamento è stato finalizzato a verificare la messa in opera della struttura secondo norme di sicurezza e il benessere degli animali (felini, equini e cani). Sono intervenuti l’Asp Veterinaria e Controllo e Vigilanza, la Polizia Provinciale e i Vigili Urbani.

La struttura, viste le carenti condizioni di sicurezza, veniva sottoposta a sequestro penale preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p., e ciò in quanto: alcune funi tiranti per l’ancoraggio della tenda da circo risultavano in cattivo stato di conservazione per la presenza di sfrangiature nella zona di ancoraggio ai paletti metallici infissi nel terreno perimetralmente alla struttura; il carrello elevatore risultava sprovvisto di sistemi di protezione e senza cinture di contenzione necessarie ai fini della tutela del conducente in caso di ribaltamento.

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Accertata, altresì, l’incompleta valutazione dei rischi con particolare riferimento ai rischi di natura biologica scaturenti dal rapporto con gli animali. Tutti gli operatori dipendenti risultavano sprovvisti di adeguata formazione, addestramento e abilitazione nella conduzione dei mezzi rinvenuti ai sensi dell’accordo stato-Regioni del 22 febbraio 2012.

tigri gabbia circo

Pertanto, la titolare veniva indagata in stato di libertà (ai sensi degli artt. 64 primo comma lettera e 71, 36 e 37 Decr. Leg. 81/2008) e verranno irrogate sanzioni per euro 10.000 a seguito di verifica di adempimento positivo, quindi eliminazione delle criticità riscontrate.

Durante i controlli sono stati rinvenuti 120 chili di carni avicole destinate agli animali e detenute all’interno di un frigo tipo gelati a temperatura + 6.5 gradi centigradi. Le temperature favorivano il proliferarsi di mosche carnarie della specie Lucilia sericata e, per tale motivo, la carne veniva sequestrata e la titolare indagata in stato di libertà per mal conservazione di alimenti.
Infine, non vi era prova sulla regolarità dello smaltimento delle deiezioni animali considerati rifiuti speciali.

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