L’aeroporto di Catania – Fontanarossa conta circa 8 milioni di passeggeri l’anno, ma ha 300 lavoratori dell’handling in esubero e la società di gestione Sac e la consociata Sac Service con carenze di organico. Una situazione paradossale che la crisi dell’Alitalia potrebbe aggravare.
Per questo i sindacati del settore Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto aereo provinciali, nel corso della conferenza stampa tenuta oggi, hanno lanciato un appello alla Prefettura di Catania e alla Sac, società di gestione dello scalo etneo, al fine di avviare un tavolo di trattative.
“Siamo molto preoccupati – dicono Alessandro Grasso (Filt), Mauro Torrisi (Fit), Antonio Oranges (Uil Trasporti) e Mario Marino (Ugl Trasporto aereo) – perché se non si risolverà positivamente la crisi dell’Alitalia temiamo che la già fragile condizione dei servizi di handling nell’aeroporto etneo si possa aggravare”.
“Già tre delle quattro aziende di servizi a terra – spiegano – utilizzano ammortizzatori sociali, una va ormai verso il fallimento. E abbiamo 300 esuberi di personale, mentre Sac e Sac Service, quest’ultima impegnata in servizi delicatissimi per la sicurezza, lamentano carenze strutturali di personale”.
“Ci appelliamo al management della società di gestione dello scalo – concludono i segretari provinciali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto aereo – perché assieme all’Enac e alle forze sindacali, riuniti attorno a un tavolo in Prefettura, possiamo trovare una soluzione positiva per sanare una situazione che ha del paradossale. È importante che Sac e Sac service per le future assunzioni impieghino anche il personale in esubero che può vantare già una consolidata esperienza professionale. Si rende poi necessario che si definisca la clausola sociale di sito, per determinare i parametri quantitativi necessari per stabilire anche quantitativamente l’assorbimento degli esuberi”.