Tonino Genovese confermato segretario generale Cisl Messina

Tonino Genovese è stato confermato, per la terza volta, segretario generale della Cisl Messina. Ad eleggerlo è stato il XVIII Congresso territoriale del sindacato, al termine di due giorni di lavori. Sarà affiancato da Mariella Crisafulli e Antonino Alibrandi.

I lavori congressuali sono stati caratterizzati da un lungo e approfondito dibattito, impreziositi dagli interventi degli ospiti istituzionali come il contrammiraglio Nicola De Felice, il capitano di vascello Antoine Manna, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, l’arcivescovo di Messina Giovanni Accolla, il rettore dell’Università di Messina Pietro Navarra, gli onorevoli Enzo Garofalo e Bruno Mancuso.

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L’apertura dei lavori è stata caratterizzata dalla relazione del segretario generale Tonino Genovese che ha affrontato i temi di attualità che interessano il mondo sindacale e il territorio. Le conclusioni sono state del segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo. “Abbiamo messo al centro dell’attenzione il lavoro, le persone e la loro dignità, la comunità e il futuro – ha detto – è importante l’utilizzo dei fondi sui patti territoriali della Sicilia ma anche quelli con le città metropolitane. Ad esempio, Messina ha 770 milioni di euro da utilizzare e in quella direzione è indispensabile che le Amministrazioni producano i progetti esecutivi per avviare la cantierabilità dei progetti. Un’azione forte che deve produrre la Cisl in tutta l’isola e soprattutto a Messina che rappresenta un nodo essenziale per dare sviluppo e lavoro alle nuove generazioni”.

Milazzo ha ribadito l’importanza della realizzazione del Ponte. “Lo abbiamo sempre ritenuto un’opera strategica e non ha un costo eccessivo. L’ultimo studio di Rfi ha stimato in circa 3.5 miliardi. E’ una spesa che può essere effettuata perché creerebbe sviluppo e opportunità di lavoro per attrarre investimenti adesso fermati dal gap infrastrutturale e logistico della regione. Il Ponte sarebbe un volano di sviluppo per l’intera isola integrandolo alle altre opere, come il raddoppio ferroviario Catania-Palermo e la chiusura dell’anello autostradale”

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