Dopo la giornata cittadina contro il femminicidio, la messa degli artisti e la veglia notturna nella chiesa di San Pietro, i giovani dell’associazione giovanile Progetto 360, sotto la guida di don Giuseppe Rugolo, si preparano a vivere gli ultimi due incontri del loro percorso quaresimale Yes (Youth exercises of the Spirit), cercando ancora risposte alla domanda “Chi è l’uomo?”.
Lo faranno sabato primo aprile alle 16.30 nella sagrestia del Duomo di Enna, incontrando il giornalista Danilo Ferrari che presenta il suo libro “Il coraggio è una cosa”, Neon Edizioni.
Ferrari, classe 1984 e catanese, è affetto da tetraparesi spastico-distonica, una malattia che costringe il suo corpo alla paralisi: Danilo non riesce a parlare, a muovere le mani, a emettere suoni, ma riesce comunque a comunicare attraverso un sistema di segni trasmessi con gli occhi. Grazie alla sua viva intelligenza e alla sua caparbietà, si è laureato in Scienze dell’educazione con una tesi in Filosofia su “Diritti umani e dignità della persona”, è diventato giornalista e persino attore di Nèon Teatro. “Il coraggio è una cosa” è il suo primo libro e anche il titolo dello spettacolo teatrale che lo vede protagonista con la regia di Monica Felloni.
L’appuntamento di domani è reso possibile dalla collaborazione tra Progetto 360 e associazione Vita 21 (attiva a Enna dal 2013 e portata avanti da bambini, adulti e famiglie che convivono con la sindrome di Down) e sarà moderato da Elisa Di Dio. Ingresso libero.
Il giornalista Ferrari sarà a Enna già sabato mattina e incontrerà alcune scuole della città.
Domenica 2 aprile alle 20.30, all’interno della chiesa madre di Enna, ci sarà infine spazio per “La danza dei tessuti”, performance di arte contemporanea ideata e realizzata dal poliedrico Luca Manuli (pittore, scenografo e costumista) con il coinvolgimento degli artisti Giusy Severino e Ottavio Miuccio. La performance di musica, danza, parole, colori e tessuti, ha per tema “Madre, ecco il tuo figlio” ed è “una Via crucis vissuta con lo sguardo della vergine Maria”, come spiega lo stesso Manuli che ha trovato ispirazione nelle pagine del Vangelo di Luca.
“Si conclude così il nostro percorso di esercizi spirituali – spiega padre Rugolo – che ha visto alternarsi i tre momenti della passione dell’uomo Gesù Cristo: abbiamo infatti riflettuto sulla morte ricordando le vittime di femminicidio, abbiamo poi contemplato la resurrezione esaltando la via della bellezza con la messa degli artisti e domani, infine, faremo esperienza del coraggio di vivere attingendo agli Atti degli Apostoli che esaltano il coraggio, virtù umana che ci viene offerta da Gesù”.
Alle giornate collaborano la parrocchia della chiesa madre di Enna e Silvia Vicari (progetto grafico).