Per tre giorni a Noto le politiche sociali all'esame di Spi Cgil

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Le politiche sociali e i necessari correttivi in una regione che invecchia come la Sicilia, le truffe agli anziani e la campagna dei sindacati e dell’Inps #maipiùsoli, la Carta dei diritti universali dei lavoratori e delle lavoratrici proposta dalla Cgil. Sono i temi al centro del dibattito nella tre giorni di iniziative organizzate dal sindacato pensionati italiani, Spi Cgil Sicilia, che si terranno fino all’1 aprile a Noto, la capitale mondiale del barocco. A conclusione dell’evento lo Spi nazionale e quello siciliano sigleranno un protocollo di intesa e di collaborazione col sindacato tunisino dei pensionati, l’Ugtt Retraitès, finalizzato a sviluppare un’azione comune sui temi dell’immigrazione.

Oggi alle 16 nella sala del Consiglio comunale di Noto, si parlerà di politiche sociali e di truffe agli anziani con gli interventi di esperti, sindacalisti e del direttore dell’Inps Sicilia, Sergio Saltalamacchia.

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“Secondo le previsioni dell’Istat – dice Maurizio Calà, segretario generale dello Spi Cgil Sicilia – la popolazione anziana nell’isola aumenta. In Italia nel 2015 si contano ogni 100 giovani 157 anziani e 137 in Sicilia. Il trend però va verso un’inversione se nel 2065 l’Istat prevede 258 anziani in Italia per 100 giovani ma 288 in Sicilia con un’età media che passa nell’isola da 42,9 anni a 50, 7 (dato italiano 44,5 anni nel 2015, 49,7 nel 2065). A fronte di questo – sottolinea Calà – occorre porsi il problema di adeguare il sistema delle politiche sociali all’ aumento stimato dell’età, ma anche tornare a creare lavoro per evitare che i giovani scappino dall’isola”.

Attualmente la disoccupazione giovanile (15-24 anni) nell’isola nel 2016 è pari a 57,2% e i Neet tra il 2008 e il 2015 sono passati da 309 mila a 353 mila. Calà rileva “la bassa spesa sociale in Sicilia con variazioni significative anche tra comune e comune. Si va infatti dai 74 euro pro capite di Palermo a 197 di Catania. Cifre molto lontane dai 460 euro di Trieste. Da quest’esiguità di risorse– osserva il segretario dello Spi regionale- dipende anche la crescita dell’utilizzo di badanti da parte delle famiglie come sostituto dell’intervento pubblico”.

“Va ancora peggio per i disabili e i non autosufficienti. Il 93% – dice Calàviene assistito in famiglia. Nuclei spesso in difficoltà in un sud- rileva- dove il 40% dei residenti è a rischio povertà””.

Nel primo giorno si parlerà anche della campagna #mai più soli, per la quale sono stati stampati un milione di volantini, realizzato un video che invita gli anziani alla prudenza e creata una rete con le forze dell’ordine.

Il secondo giorno , dopo una visita guidata alla città, alle 16 al teatro Tina di Lorenzo, si parlerà della Carta dei diritti universali del lavoro. Al dibattito interverranno giovani e anziani per parlare di precarietà, di diritti, di solidarietà tra generazioni, come presupposti per uscire dalla crisi.

Al dibattito interverranno Ivan Pedretti, segretario generale nazionale dello Spi Cgil e Vincenzo Colla, componente della segreteria nazionale confederale Cgil. L’1 aprile, alle 9.30 nella sala convegni di palazzo Nicolaci il tema sarà “Il Sud d’Italia” e le proposte per rilanciarlo con gli interventi dei segretari generali delle strutture Spi della Sicilia, della Puglia, della Campania e della Calabria. Le conclusioni saranno affidate a Ivan Pedretti. Seguirà la firma del protocollo “Per un Mediterraneo di pace”.

A inframmezzare le giornate saranno le esibizioni , il 30 aprile alle 21.30 al teatro Tina di Lorenzo dell’”Amato jazz trio”, il 31 marzo, stesso luogo e stessa ora , si esibiranno i “Modè”.

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