È stato sospeso lo sciopero di educatori e ausiliari che lavorano negli asili Pac della provincia di Catania. La protesta era stata indetta, per le giornate di oggi e domani, a causa dei pesanti ritardi nel pagamento degli stipendi dei 150 operatori, in attesa ormai da luglio. “Ieri sera abbiamo raggiunto un accordo“, spiega Gaetano Agliozzo, segretario della Funzione pubblica della Cgil. “Entro questa settimana saranno pagate due mensilità“.
La soluzione trovata, però, non risponde pienamente alle aspettative di operatori e rappresentanti sindacali. “È un primo segnale di distensione che viene dal consorzio Quarantacinque“, ente che raccoglie i dipendenti. “Tuttavia ci lascia insoddisfatti – sottolinea Agliozzo – Siamo dovuti arrivare a proclamare lo sciopero per ottenere queste due mensilità. Che nemmeno basteranno ai lavoratori per pagare i debiti che hanno contratto in questi mesi“. Nel frattempo, infatti, le attività svolte a cura di circa 120 bambini in tutta la provincia non si sono fermate.
Gli asili Pac sono finanziati attraverso il Piano di azione e coesione dal ministero degli Interni. I Comuni che hanno aderito, hanno dovuto portare a termine una complessa procedura che ha coinvolto anche le Regioni e successivamente il ministero. La Sicilia, il Catanese in particolare, è l’unica area dove si stanno riscontrando problemi. E in qualche caso il completamento è stato concluso sul filo di lana. “Abbiamo saputo che il Comune di Catania ha aspettato l’ultimo giorno per completare l’iter, invece avrebbe potuto iniziare subito, senza aspettare che si accumulassero le domande di tutti i 54 distretti“.
Per conoscere i tempi esatti dei restanti pagamenti educatori e ausiliari degli asili Pac si affidano all’intervento della prefettura. Nonostante la parziale apertura del consorzio, dunque, i prossimi giorni saranno determinanti. “Manteniamo lo stato di agitazione – afferma Gaetano Agliozzo – Se entro dieci giorni non riceveremo notizie dal Comune o dalla Regione, programmeremo una nuova azione“.