Avvocato nei guai a Catania per essere ricorso a metodi poco ortodossi nel recuperare l’affitto non pagato da un ex inquilino di un’abitazione di sua proprietà. L’episodio è emerso dal contesto di una più complessiva indagine della guardia di Finanza (operazione Brotherhood) riguardante il pagamento del pizzo a Catania. Agli arresti domiciliari è finito l’avvocato Antonio Drago assieme ad Antonino Finocchiaro.
La guardia di Finanza ha appurato che l’avvocato Drago si era avvalso addirittura di una “squadra” composta, tra gli altri, da Antonino Finocchiaro – legato quanto meno da legami di parentela con il clan mafioso Santapaola-Ercolano – per ottenere il pagamento di somme relative all’affitto di un immobile di sua proprietà. L’inquilino, per il mancato pagamento di una rata d’affitto pari a 450 euro, è stato costretto a lasciare l’appartamento ed ha ricevuto dal Drago la richiesta di una somma superiore.
“Il professionista catanese, quale concorrente morale e istigatore, – dice una nota della guardia di Finanza –si rivolgeva al Finocchiaro per costringere il suo ex inquilino, mediante minacce, anche implicite, di gravi ritorsioni contro l’incolumità personale, a consegnargli un assegno pari a mille euro”.
Evidenze tecniche, unite alle dichiarazioni di chi ha subito la violenza, – dice la nota – fanno emergere la piena consapevolezza del legale dei metodi “poco ortodossi” utilizzati dal Finocchiaro. In più, a sua volta, lo stesso Drago ha ricompensato il gruppo di Finocchiaro per l’opera prestata in suo favore.
Il Tribunale, nel considerare l’avvocato Drago caratterizzato da “un profilo personologico assolutamente allarmante” e da “un’inconcepibile e radicata contiguità con ambienti di criminalità organizzata” nonché Finocchiaro quale soggetto dedito all’agire illecito avvalendosi della forza di intimidazione promanante dalla sua vicinanza parentale alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, ha ritenuto assolutamente attuali le esigenze cautelari.