In riferimento alle notizie di questi giorni sul ruolo delle Ong nel mar Mediterraneo e alle polemiche relative agli ostacoli che incontrerebbero le operazioni militari in atto, il senatore del Pd Nicola Latorre questa mattina ha convocato l’ufficio di presidenza della commissione Difesa per proporre un’indagine conoscitiva. Lo riferisce una nota del gruppo del Pd.
All’unanimità – prosegue la nota – è stato deciso l’avvio dell’indagine sul contributo dei militari italiani al controllo dei flussi migratori che interessano la rotta del Mediterraneo e sull’impatto delle attività delle Ong.
Le audizioni inizieranno dalla prossima settimana e tra gli altri saranno auditi l’ammiraglio Enrico Credendino comandante dell’operazione Eunavformed Sophia, Vincenzo Melone comandante generale della Capitaneria di porto, il responsabile di Frontex, il responsabile di Maresicuro e tutte le Ong impegnate con imbarcazioni nell’area del Mediterraneo.
“L’indagine – ha commentato Latorre – si svolgerà nei tempi previsti e sarà uno strumento importante per mettere a disposizione del Parlamento e del Governo tutto il materiale utile per eventuali iniziative che si renderanno necessarie”.
E sull’argomento Ong interviene il vicecapo della polizia Matteo Piantedosi: “Il procuratore di Catania l’avrà detto sulla base evidentemente di risultanze sulle operazioni e investigazioni che fanno capo al suo ufficio. I rischi sul Mediterraneo sono di più ampia portata. Se l’ha detto, sa cosa l’ha portato a sostenere questo”.
Piantedosi era a Palermo per la presentazione del Pon Legalità 2014-2020, e così si è espresso commentando le parole del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, secondo il quale le Ong che operano nel mar Mediterraneo per soccorrere i migranti rendono più difficili il contrasto del traffico di migranti.
“Le Ong – ha spiegato – hanno un ruolo positivo e importante. Si deve sempre presumere il bene e cogliere gli aspetti positivi. Non bisogna buttare via il bambino con l’acqua sporca”.