Pubbliservizi, Bianco diserta la riunione ma promette: "Presto nuovo amministratore". I sindacati: "Verbali alla magistratura"

Salvatore Muscarà, presidente dimissionario di Pubbliservizi, ha parlato oggi in incontro con i sindacati in prefettura di sprechi e deficit strutturali per l'azienda partecipata, con "stipendi anche da 12 mila euro al mese". Nonostante le rassicurazioni del portavoce del sindaco metropolitano Francesco Marano su "un nuovo amministratore e una proroga del contratto di servizio già lunedì", i sindacati dopo le affermazioni di Muscarà hanno chiesto "l'invio dei verbali della riunione all'autorità giudiziaria"

Prefettura di Catania
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“Settimana prossima nuovo amministratore e rinnovo contratto di servizio per Pubbliservizi”. Una promessa a distanza quella del sindaco della Città metropolitana di Catania Enzo Bianco per la società partecipata che si occupa di manutenzioni di scuole edifici pubblici e strade. Il primo cittadino del Comune e dell’ex provincia non ha infatti partecipato all’incontro odierno in prefettura con i sindacati, mandando in sua vece il portavoce Francesco Marano. L’esperto del sindaco nei rapporti con le istituzioni ha annunciato “la volontà del sindaco”. “La settimana prossima sarà convocata l’assemblea dei soci che eleggerà il nuovo amministratore. E lunedì il sindaco firmerà il contratto di proroga per due mesi”, ha affermato Marano, nei mesi scorsi nominato anche Cerimoniere della festa di Sant’Agata. A rappresentare la Pubbliservizi c’era invece il presidente e amministratore unico dimissionario Salvatore Muscarà che ha denunciato per l’ennesima volta gli sprechi dell’ente. “Alcuni stipendi sfiorano i 12 mila euro al mese – ha raccontato Muscarà – mentre delle fatture sono state pagate due o tre volte. Un deficit strutturale insostenibile considerato che il 90 per cento del fatturato viene assorbito dal costo del lavoro. Una situazione inaccettabile per qualsiasi azienda”.

Nonostante le rassicurazioni del portavoce del sindaco Enzo bianco, le parole di Muscarà  hanno messo in allarme i sindacati. “Siamo preoccupati per la sorte di Pubbliservizi, sopratutto dopo avere ascoltato il punto di vista dell’amministratore Muscará che ci ha disegnato un quadro a tinte fosche. Per la delicatezza di alcune affermazioni ascoltate oggi durante l’incontro, ci sembra anche necessario che i verbali vengano trasferiti all’attenzione dell’autorità giudiziaria. È tempo che si faccia chiarezza su questa vicenda”, hanno ribadito in un comunicato i rappresentanti sindacali presenti. Per Cgil, Cisl, UIL e Ugl, vi erano i segretari provinciali Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Fortunato Parisi, Giovanni Musumeci, per Filcams, Fisascat e UIL trasporti, Sergio Aliprandi (per il commissario) Rita Ponzo e Salvo Bonaventura, nonché Ugl ambiente Santo Gangemi. All’incontro, presieduto in prefettura dal Dottor Fichera, ha partecipato anche la CISAL e i rappresentanti della città metropolitana il ragioniere generale Francesco Schillirò, la consulente ed ex capo di gabinetto Santa Caruso.

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Il portavoce del sindaco metropolitano ha comunque ribadito che la prossima settimana verrà convocata l’assemblea dei soci di Pubbliservizi, oltre a promettere anche “l’acquisto dei materiali da parte della Città Metropolitana che Pubbliservizi utilizza per i suoi interventi”, mentre “si attende il parere del professore Marcello Clarich per la trasformazione in azienda speciale, per una società che guardi al futuro, efficiente per il territorio e che tuteli i livelli occupazionali”. Per quanto riguarda invece le denunce di Muscarà “le responsabilità di chi ha condotto la società in questo stato saranno ovviamente valutate dalla Procura e dalla Corte dei Conti”, ha concluso.

“Siamo soddisfatti dell’avvenuto confronto – si legge sul comunicato sindacale -, senza il quale non sarebbe stato possibile esprimere al meglio il punto di vista del sindacato, ma su questo caso rimaniamo vigili affinché i tempi e gli impegni che ci sono stati dettati vengano rispettati.- spiegano i rappresentanti delle sigle intervenute- La situazione resta dunque grave, siamo convinti che in passato non siano stati effettuati i necessari controlli sulla partecipata; e anche se la Città metropolitana ha giustamente preso in carico le spese necessarie per avviare alcuni lavori, chiediamo di  avere le necessarie garanzie che i materiali arrivino in tempo necessario  come da gara. Ciò affinché i lavoratori possano avere adeguati strumenti di lavoro per poter svolgere il proprio compito. Temiamo anche tempi troppo lunghi per l’espletamento delle gare”, concludono i rappresentanti dei lavoratori.

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