Tirano un piccolo sospiro di sollievo i dipendenti degli Istituti educativo-assistenziali. Da oltre otto mesi senza stipendio, nonostante i lavoratori continuassero senza sosta a prestare i servizi rivolti ai minori in difficoltà, da qualche giorno hanno cominciato a ricevere le prime paghe arretrate. “Ci hanno detto che la ragioneria ha già proceduto al pagamento del bimestre luglio-agosto 2016“, spiega Salvatore Caruso, presidente dell’Uneba di Catania.
Lunedì si è tenuta un’assemblea con i dipendenti durante la quale è emersa l’esigenza di ottenere risposte concrete in breve tempo. A preoccupare, oltre alla mancanza della retribuzione, è anche l’incertezza sulla programmazione per il prossimo anno. Già nel 2016, infatti, il numero di centri convenzionati è diminuito da 14 a nove. I rappresentanti dell’Uneba hanno incontrato giovedì l’assessore al Welfare Angelo Villari, il capo di gabinetto Giuseppe Spampinato e Francesco Gullotta, direttore dell’ufficio Famiglia e politiche sociali. Oltre a ricevere rassicurazioni sull’avvio dei primi pagamenti, “ci hanno detto che dovrebbero assicurare i servizi fino a luglio“.
Cosa accadrà dopo l’estate è difficile da prevedere, perché i servizi prestati ad anziani e minori non rientrano tra i livelli minimi da garantire. “Però abbiamo fatto notare che siamo a Catania, non a Milano o Firenze – sottolinea Caruso – Siamo ai primi posti per dispersione scolastica e criminalità minorile, l’impegno degli Istituti educativo-assistenziali in una città come Catania è essenziale“. Un aiuto potrebbe arrivare dalla vendita dei beni di proprietà comunale in disuso. “È stato avviato il percorso di alienazione e nel momento in cui si concretizzeranno le vendite, ci è stato detto che gli incassi andranno al comparto dei Servizi sociali“, afferma il presidente dell’Uneba.
Dopo l’allarme lanciato la scorsa settimana – sostenuto anche dalla presidente della commissione consiliare ai Servizi sociale Erika Marco – l’assessore al Welfare Villari aveva provato a ridimensionare il problema. “L’amministrazione Bianco è già riuscita, nonostante i gravi problemi di carenza di liquidità, a dimezzare i ritardi, che una volta superavano i dodici mesi“, ha affermato. Una dichiarazione che, però, non era servita a tranquillizzare i lavoratori. “Per martedì pomeriggio abbiamo convocato un’assemblea con gli associati e decideremo cosa fare – conclude Caruso – Se mostrarci disponibili nei confronti di questa apertura dell’amministrazione o se avviare una protesta“.