Donne CISL incontrano gli studenti per dire NO alla violenza di genere

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Nella foto, da sin. Romeo, Marino, La Placa, Alotta, Sudano, Marletta, Attanasio.
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Tra gli studenti per spiegare come ce l’hanno fatta, per dire NO alla violenza di genere, per contribuire a costruire una società senza discriminazioni.

Sono le donne che la Cisl di Catania ha chiamato, oggi, per raccontarsi agli studenti della scuola media dell’istituto comprensivo Statale Montessori/Mascagni, in occasione della Giornata internazionale della donna.

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Donne manager, donne poliziotte, donne in politica e nel sindacato o artiste impegnate in un progetto sociale che, stimolate dalle domande degli studenti, dirette al cuore dei problemi, hanno risposto. Da Ornella Romeo, segretaria territoriale Ust Cisl Catania a Stefania Marino, vice questore aggiunto Questura di Catania; da Teodora Grazia Marletta, imprenditrice a Valeria Sudano, deputato regionale; da Rosanna Laplaca, segretaria regionale Usr Cisl Sicilia alla cantante siciliana Francesca Alotta.

L’incontro con gli studenti è stato introdotto dal dirigente scolastico Angelo D’Agosta, e da Maurizio Attanasio, segretario generale Ust Cisl Catania.

Nel corso dell’evento, si sono esibiti i giovani attori del gruppo “Bagnati di Luna” aderente all’associazione APID, Associazione Italiana Persone Down di Catania.

«Vogliamo partire proprio dalle giovani generazioni – ha spiegato Romeoche saranno le donne e gli uomini di domani per innescare un cambiamento culturale sulla parità di genere, contro ogni forma di violenza e di discriminazione. Questo sarebbe il mondo di domani, in cui i nostri giovani potrebbero camminare fianco a a fianco».

Per Francesca Alotta, cantante palermitana, «è importante lavorare sulla prevenzione», come si prefigge il progetto che sta portando avanti. «Spesso è la nostra autostima che porta noi donne ad accettare anche l’inaccettabile. Ed è proprio in età adolescenziale che sviluppiamo questo senso di incapacità di sentirsi degne di amore. Il video al quale sto lavorando, con Francesco Benigno, parla di donne che ce l’hanno fatta e anche di piccoli suggerimenti, per capire e percepire i primi segnali di violenza e riuscire subito a bloccare queste situazioni».

«La scuola è importante perché i giovani lavorano per il futuro – ha affermato La Placaperché la conoscenza e lo studio devono rendere liberi, perché si può imparare il rispetto dell’altro, della persona, donna o uomo che sia, con tutte le sue abilità o disabilità. Ma anche tornando a casa, i ragazzi devono trovare un laboratorio di vita quotidiano».

«L’Italia, e la Sicilia, sulla parità di genere scontano ancora arretratezze – ha aggiunto – basti pensare che proprio il nostro Paese, assieme a Cipro, sono le due nazioni con le maggiori differenza di retribuzione per lo stessa mansione tra uomo e donna. Il sindacato, al pari delle altre istituzioni, può e deve stare vicino alle persone, ai giovani studenti, per creare ponte con le altre scuole, con la comunità, per costruire insieme misure di parità vera tra uomini e donne, come opportunità di vita».

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