"Diamo una pensione a Orioles": Odg Sicilia con l'ex cronista dei Siciliani di Fava

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L’Ordine dei giornalisti della Sicilia ha ribadito ieri l’adesione alla campagna #mandiamoinpensioneOrioles, finalizzata a far ottenere al giornalista antimafia Riccardo Orioles i benefici della legge Bacchelli. La norma consente infatti ai cittadini illustri che come Orioles versano in precarie condizioni economiche di ottenere un vitalizio, e dal 26 dicembre l’iniziativa ha raccolto oltre 30mila adesioni, comprese quelle dei presidenti di Camera e Senato, oltre che dell’Ordine dei giornalisti nazionale, di Libera, dell’Inpgi e di numerosissime altre autorità. Orioles ha iniziato la sua attività giornalistica a fine anni ’70 al fianco di Giuseppe Fava, giornalista e scrittore ucciso da Cosa Nostra il 5 gennaio 1984. Con Fava Orioles è stato tra i fondatori della storica rivista antimafia I Siciliani, e in seguito caporedattore della rivista Avvenimenti e soprattutto formatore di giovani giornalisti, attività che prosegue ancora oggi con I Siciliani giovani.

Negli scorsi giorni una delegazione del consiglio regionale dell’Ordine di Sicilia è andata a far visita a Orioles nella sua casa a Milazzo per donargli uno smartphone e ribadire il sostengo in questa campagna, in attesa che il governo Gentiloni affronti i tema della concessione della Bacchelli. Di seguito il testo pubblicato sul sito dell’Odg Sicilia:

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“Casa di Riccardo Orioles è una sorta di mediateca del giornalismoantimafia. Da un lato la collezione de I Siciliani, fondato da Pippo Fava, dall’altro una pila di pubblicazioni come Avvenimenti, L’Ora, Diario, L’Alba. E poi Casablanca, Il Clandestino, La Periferica e i Siciliani giovani, ultima esperienza in ordine cronologico delle tante avventure editoriali del giornalista milazzese. Riviste e giornali che raccontano l’impegno di tanti giornalisti che hanno lottato e lottano contro i clan. Alcuni di questi sono stati uccisi dalle mafie, altri sono ancora minacciati.

OdG Sicilia incontra Riccardo Orioles
Foto tratta dalla pagina Facebook della campagna Mandiamo in Pensione Orioles

Riccardo Orioles continua a formare giovani giornalisti. Insegna loro la libertà: dalla scrittura di un pezzo alla grafica editoriale, dalla fotografia ai fondamenti di impaginazione. In questi mesi l’Ordine di Sicilia ha seguito da vicino la vicenda di Orioles, che vive con una irrisoria pensione sociale. Il Consiglio ha fatto proprie le iniziative delle associazioni e del comitato che vorrebbe il riconoscimento, per Riccardo, dei benefici della legge Bacchelli, previsti per artisti, uomini di cultura, intellettuali che si sono distinti per i loro particolari meriti, tali da renderli illustri e da fare onore al Paese, ma che vivono in situazioni di difficoltà. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente dell’Ordine nazionale, Enzo Iacopino, che ha sollecitato l’applicazione della “Bacchelli” a Orioles anche nel corso della conferenza stampa di fine 2016, alla presenza del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. L’Ordine siciliano ha così deciso di aiutare Riccardo anche con un piccolo gesto concreto: per non fargli perdere i contatti con i suoi allievi, gli ha regalato uno smartphonedi ultima generazione.

Ciò in attesa che lo Stato faccia quanto gli è stato chiesto, dando al giornalista e all’uomo la possibilità di ricevere le cure di cui ha bisogno e una pensione dignitosa, dopo una vita di sacrifici, portata avanti con grande spirito di servizio. Lo smartphone è stato consegnato a Orioles nella sua abitazione di Milazzo, da una delegazione del Consiglio (riunito per l’occasione proprio nella città mamertina), di cui facevano parte la consigliera Gisella Cicciò, il segretario Concetto Mannisi e il presidente, Riccardo Arena (nella foto assieme a Riccardo Orioles). Un ringraziamento va a Rosalba Cancelliere, del comitato #MandiamoInPensioneOrioles, che in queste settimane ha tenuto i contatti con l’Ordine, e al giornalista allievo di Orioles, Luca Salici”.

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