Un mercato parallelo che ha vissuto un incremento costante negli ultimi periodi e che ha tratto linfa vitale dalla crisi del comparto automobilistico oltre che dalla necessità di cambiare.
Chi si è scontrato almeno una volta con la vendita privata di una macchina, e quindi tutti coloro i quali hanno tentato di vendere privatamente la propria vettura, conosce le difficoltà che si incontrano. Se poi lo ha fatto in questo momento storico, quindi da quando la crisi ha mandato all’aria il settore, nel 2008, le criticità che avrà dovuto affrontare saranno state ancora maggiori.
Ebbene è da questa esigenza, seppur latente, di cambiamento che si è sviluppato un mercato parallelo, inizialmente di nicchia, ma oggi diffuso al grande pubblico al punto da mettere a rischio gli equilibri tradizionali.
Si sta parlando del mercato dei compro auto. Aziende radicate sul territorio (quelle più affidabili, dato che spesso si propongono come tali anche realtà senza neanche una sede fisica in Italia) che hanno soppiantato i tradizionali concessionari di auto o i siti di annunci privati nella testa di chi vuole vendere la propria vettura.
I servizi di compro auto usate come dicevamo, hanno definitivamente conquistato gli utenti che preferiscono perdere qualcosa sulla valutazione finale della propria vettura pur di evitare l’iter classico caratterizzato da eccessive perdite di tempo. Si parla anche di settimane o, nella peggiore delle ipotesi, mesi senza riuscire a concludere qualcosa.
Ecco che rivolgersi ad un compro auto è diventata un’esigenza per abbattere tempistiche e modalità di vendita. E i risultati non hanno tardato ad arrivare, almeno leggendo i numeri. In particolare il 2016 è stato l’anno della definitiva consacrazione per le aziende di compro auto usate.
Una diffusione capillare che ha premiato questa nuova tipologia di mercato: anche in Sicilia, dove aziende di compro auto usate stanno spuntando in tutte le principali città.
Rivolgersi a un servizio del genere vuol dire, come detto, andare a tagliare di molto le tempistiche necessarie solitamente per vendere una vettura usata. Niente più annunci da inserire o appuntamenti da concedere ad utenti interessati. Si porta la propria auto presso la sede; si riceve la valutazione; si decide se accettare l’offerta che ci viene presentata. Che non sarà mai quella che vorremmo: ma che comunque ci consente, in caso si accetti, di andare a chiudere da subito la trattativa. Poche ore e il passaggio va a buon fine. E l’utente torna a casa con la cifra pattuita.
Un modo nuovo, che per qualcuno potrebbe suonare come non del tutto ortodosso. Ma che all’interno di un mercato bloccato, come ormai è quello dell’auto da qualche anno a questa parte, è riuscito a togliere diverse castagne dal fuoco a tanti proprietari di vetture.