Sono Matteo Di Martino, detto Salvatore, e Pietro Di Pietro i due arrestati dalla Guardia di Finanza a Vittoria in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip a conclusione di un’indagine coordinata dalla Procura distrettuale di Catania.
I dettagli dell’operazione, denominata “Truck express” sono stati esposti stamane in conferenza stampa al tribunale di Catania dal procuratore Carmelo Zuccaro, dal sostituto Valentina Sincero, da Francesco Ruis, tenente colonnello della Polizia Tributaria e Paolo Bombaci, comandante del GICO.
Di Martino, rappresentante legale della “Sud Express Matteo Di Martino SRL” e titolare della ditta individuale “Di Martino Matteo”, aziende attive fin dal 1978 nell’intermediazione dei trasporti di ortofrutta nel mercato di Vittoria, è accusato, insieme Di Pietro, collaboratore delle due ditte poste entrambe sotto sequestro, di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di altri autotrasportatori operanti nel mercato ortofrutticolo vittoriese.
Nello specifico Di Pietro – su ordine del Di Martino – avrebbe costretto gli autotrasportatori provenienti o diretti in Campania a pagare una mazzetta, chiamata “babà”, compresa tra i 50 e i 100 euro per ogni operazione di scarico e carico. Si tratterebbe di un fenomeno esteso e non denunciato dalle vittime, che subivano il clima di intimidazione diffuso.
Dalle indagini, grazie anche alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, è emerso come gli arrestati fossero vicini alla Stidda, a Cosa Nostra e al clan campano dei Casalesi. Trovati ed acquisiti documenti, automobili Maserati, immobili di grande valore riconducibili ai due arrestati.