E’ ancora in corso la visita della Commissione Regionale Antimafia a Vittoria dopo i recenti attentati incendiari delle scorse settimane. La delegazione della Commissione ha fatto tappa a Ragusa per una audizione coordinata dal prefetto Maria Carmela Librizzi assieme ai vertici delle forze dell’ordine.
“Incontro doveroso, vogliamo confrontarci con i vertici della prefettura e delle forze dell’ordine – spiega Musumeci – e poi con gli amministrazioni comunali. Non ci occupiamo di reati penali, ma comportamentali, da codice etico, vogliamo capire se burocrazia e ceto politico hanno fatto e continuano a fare il proprio dovere per rendere impermeabili le istituzioni in una realta’ che subisce pressioni e condizionamento mafioso”.
Diversi i nodi affrontati specie alla luce dei recenti arresti avvenuti a Vittoria nel settore degli autotrasporti.
“Da una parte c’è lo Stato e dall’altra parte l’anti Stato e questa battaglia che è da trent’anni che si combatte deve arrivare ad un epilogo. Perché vinca lo Stato occorre che tutti i soggetti attivi della società si schierino dalla parte dello Stato. Non è più tempo di chiacchierare bisogna passare ai fatti”, prosegue Musumeci, “a Roma sanno qual è la realtà del Vittoriese e la conoscono anche a Palermo, ognuno faccia la propria parte”.
Musumeci sostiene che serve “un potenziamento degli uomini in divisa, serve un servizio di intelligence particolarmente efficace; abbiamo apprezzato le iniziative che ha adottato l’amministrazione comunale di Vittoria per il mercato ortofrutticolo, un segnale di novità se si considera che il regolamento del mercato era fermo da trent’anni; ora c’e’ maggiore controllo ma credo che non basti e che serva qualche altro accoglimento”.
Musumeci è duro sulle ipotesi commissariamento della struttura mercatale: “E’ una proposta che non sta ne’ in cielo ne’ in terra; quando viene commissariato un comune lo Stato purtroppo non sempre vince; a cosa serve, vorrei capire da questi scienziati della sociologia criminale, a cosa serve. Teniamo lontana la strumentalizzazione politica da questa vicenda: se qualcuno pensa di fare campagne elettorali sulla pelle di tante persone per bene che chiedono soltanto di essere liberate da questa pensante cappa che dura da troppo tempo, dovrà fare i conti con noi. Ci sono tantissimi imprenditori onesti che vogliono lavorare in un clima di assoluta serenità, non si puo’ criminalizzare la realtà vittoriese, nè andare a caccia di fantasmi”.