L’assessorato regionale alla sanità farà una verifica sulla situazione della Rsa (residenza sanitaria assistita) di Pietraperzia (Enna) dopo l’affidamento della gestione da parte dell’Asp di Enna all’associazione “Primavera” di Bivona e la comunicazione di quest’ultima (dopo solo sei mesi) di recesso, alla data del 31 dicembre 2016. L’assessorato verificherà anche la regolarità del bando d’appalto.
E’ stato assicurato oggi dall’assessore regionale alla salute, Baldo Gucciardi, nel corso di un incontro con una delegazione della Cgil guidata dal segretario generale regionale, Michele Pagliaro. Da gennaio si è aperta per i 28 lavoratori impegnati una fase di incertezza. L’appalto dovrebbe passare alla coop Euronia, seconda nella gara, ma in questo momento la situazione è in stallo e i dipendenti proseguono nella loro attività in regime di proroga.
All’assessore oggi hanno chiesto certezze sul prosieguo del loro impiego e sul ripristino di adeguate condizioni contrattuali e di lavoro. All’associazione “Primavera”, infatti, nel corso di questi mesi hanno contestato il fatto di avere trasformato i contratti di lavoro da tempo indeterminato a tempo determinato e di fare effettuare loro solo 116 ore mensili producendo gravi disagi all’utenza, anziani perlopiù non autosufficienti e qualcuno con problemi psichici, a causa della scarsità di personale per turno di lavoro.
Al momento dell’aggiudicazione, avvenuta col massimo ribasso, l’associazione non ha neanche applicato la clausola sociale che prevede il riassorbimento del personale della ditta precedente, tanto che ha subito una condanna in seguito al ricorso di una lavoratrice.
“Questa – dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro – è una vicenda emblematica: si affida un appalto col massimo ribasso, a costi che la ditta non è in grado di sostenere se non scaricandone il peso sui lavoratori e sui loro diritti e in questo caso anche su un’utenza bisognosa di un’assistenza adeguata per la quale esistono standard da rispettare”.
“L’associazione Primavera – aggiunge – deve essere richiamata alle proprie responsabilità ma in ogni caso per il futuro non si deve ripetere una situazione di questo tipo. Per questo abbiamo chiesto all’assessore Gucciardi una verifica dell’appalto col convincimento che al massimo ribasso dovrebbe sostituirsi l’offerta economicamente più vantaggiosa, come previsto dal Nuovo codice degli appalti, procedura che potrebbe essere assicurata solo da un nuovo bando”.
Intanto la Cgil chiede che sia assicurata la continuità del lavoro, delle retribuzioni e del servizio all’utenza. Pagliaro ricorda anche che proprio sulla “responsabilità solidale negli appalti la Cgil ha promosso un referendum. “Il rispetto dei contratti, di adeguate condizioni di lavoro e dei diritti di lavoratori – sottolinea – devono essere garantiti”.