La vicenda dei disabili siciliani, balzata agli onori delle cronache negli ultimi giorni, è “una delle pagine più tristi e penose del governo della Regione e della gestione amministrativa regionale, degli ultimi anni”.
Così la Cisl in una nota che definisce “l’abbandono a se stessi dei diversamente abili un fatto grave, da affrontare e risolvere con assoluta urgenza. Cominciando col garantire, nell’ambito della sessione di bilancio in corso all’Ars, le risorse necessarie al fondo per la non autosufficienza e ai piani personalizzati per i minori affetti da disabilità”.
“È un fatto di civiltà”, scrive il sindacato guidato in Sicilia da Mimmo Milazzo. E per questo, “lascia perplessi l’incontro di oggi a Palazzo d’Orleans tra le famiglie di disabili accompagnate dal regista Pif, e il governatore Rosario Crocetta”.
Un incontro avvenuto a valle della legittima protesta delle famiglie dei portatori di handicap e durante il quale, un presidente della Regione non affiancato da dirigenti generali né da alcun tecnico competente, si è “arrampicato sugli specchi per rispondere alla domanda sul quando il servizio di assistenza sarebbe stato concretamente fornito ai 3600 disabili siciliani”. “Garantire l’inclusione sociale e civile dei diversamente abili è un dovere delle istituzioni e di chi le amministra – sostiene Milazzo – e fanno bene le famiglie che vivono questo dramma, a pretendere certezze. La Cisl è al loro fianco”.
Per Hashtag Sicilia, Pif, è il caso di dirlo, si è rivelato un “pif-feraio” magico. Crocetta come un “topo” è stato costretto a ritornare nella tana presidenziale ed a confrontarsi con i disabili, a guardarli in faccia come uomini, come siciliani, e non più come numeri. E loro , adesso, si aspettano che tenga fede alla parola data di provvedere come è legittimo che sia alle loro esigenze. Altrimenti, dopo quelle dell’assessore, presenti le proprie dimissioni. In caso contrario Pif può tornare e costringere tutti i topi-politici regionali a seguirlo ed a tuffarsi nel fiume Oreto.